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Alex Zanardi sarà al via della 24 Ore di Daytona: “Per me è una grande occasione e la vivrò con passione”

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Il 26 gennaio è la data da circoletto rosso per Alex Zanardi. Il 52enne nativo di Bologna, diventato ormai un’icona per lo sport italiano e mondiale grazie alle sue imprese paralimpiche, torna al suo vero amore: le auto da corsa. E così la sfida è quella della 24 Ore di Daytona dove il nostro portacolori si esibirà con una BMW M8 GTE, opportunamente modificata per consentirgli di usare al meglio i comandi della propria vettura, essendo lui privo delle gambe, in conseguenza del bruttissimo incidente sul circuito del Lausitzring nel 2001.

Per me è una grande occasione. E mi sento fortunato. Ho sempre vissuto le corse come passione e questo vale ancora di più adesso. Non è una sfida, conta il piacere di esserci. Poi, visto che macchina e compagni sono vincenti, perchè non sognare un bel risultato?“, le prime parole del bolognese, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

BMW, come detto, con alcune differenze sostanziali riguardanti il volante per consentire ad Alex di essere più costante nel corso della gara: “In passato, quando mi sono trovato a correre ho sempre usato le protesi per spingere sul pedale del freno, un sistema che mi consentiva di essere veloce sul giro singolo e le distanze brevi. Ma alla 24 Ore di Spa ero cotto fisicamente. Per cui i nuovi comandi mi stressano decisamente meno fisicamente e questo aspetto a Daytona farà la differenza“.

Una gare nella quale Zanardi dovrà fare i conti anche con Fernando Alonso che parteciperà con un prototipo Cadillac della Wayne Taylor Racing: “E’ bello vederlo guidare per la sua bravura – sottolinea Alex, riferendosi allo spagnolo – Poi è un pilota che pensa molto al volante e questa caratteristica potrebbe fare la differenza al volante. Per cui penso che l’iberico non veda l’ora di correre. Alonso vincitore della 500 Miglia di Indianapolis? Perché no. E’ stato competitivo al debutto. Si tratta di un’equazione con tante incognite e dipenderà anche dalla squadra a sua disposizione“.

E poi sui programmi futuri: “Posso arrivare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 perché la disabilità è una condizione ma non un limite. Prima dell’incidente la gente mi guardava con ammirazione e un pizzico d’invidia. Oggi solo con affetto, pensando che mi sia meritato tutto quello che ho“.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: PHOTOMDP / Shutterstock.com

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