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Basket, Eurolega 2018-2019: l’Olimpia Milano e la situazione di classifica. La strada per i quarti di finale è ancora lunga
Pur con le ultime tre sconfitte contro Barcellona, Zalgiris Kaunas e Gran Canaria, oggi la classifica di Milano in Eurolega è all’incirca quella che ci si attendeva alla vigilia. Sei vittorie e cinque sconfitte valgono attualmente all’A|X Armani Exchange il sesto posto assieme all’Olympiacos e al già citato Barça.
Bisogna dire che la campagna europea milanese è partita molto bene, con le uniche due sconfitte giunte a Milano contro avversari difficilissimi, come il Real Madrid e il CSKA Mosca, che saranno con ogni probabilità due delle quattro squadre protagoniste delle Final Four del prossimo maggio a Vitoria. Le difficoltà sono arrivate sulla base di pochi, ma chiari motivi: la natura delle trasferte (il Barcellona quest’anno è tornato a ottimi livelli, mentre lo Zalgiris Kaunas ha una combinazione ambiente-allenatore con cui può superare tantissimi ostacoli), la voglia di riscatto del Gran Canaria, palesatasi nell’incredibile notte del Forum seguita al cambio di allenatore, qualche problema di infortuni che ha reso la squadra un po’ corta per il doppio impegno campionato-Coppa.
La flessione dell’Olimpia in questo periodo, dopo una partenza che l’ha vista andare a vincere su un campo durissimo come quello dell’Olympiacos, non giunge inaspettata, nel senso che prima o poi ci sarebbe stata ed è anche normale che, nel corso di una stagione, capiti. Per superarla, Pianigiani avrà di nuovo a disposizione Nemanja Nedovic molto a breve, presumibilmente già dalla sfida quasi impossibile al Fenerbahce di Gigi Datome e Nicolò Melli (e coach Zelimir Obradovic), che di vittorie ne ha portate a casa dieci su undici fino a questo momento. Non sarà quella, ed è evidente, la partita da vincere per mantenersi dentro la zona d’accesso ai quarti di finale. C’è di più: quello compreso tra dicembre e gennaio sarà il periodo più difficile per Mike James e compagni, dal momento che è in corso una serie di 15 partite in 39 giorni, all’interno della quale è praticamente impossibile che qualche battuta d’arresto di troppo, in Italia o in Europa, non ci sia. Questo senza contare che, tra le partite nel periodo citato, ci sono quelle contro Panathinaikos (21 dicembre), Maccabi Tel Aviv (27 dicembre) e Barcellona (9 gennaio).
Soltanto quando le acque si saranno un pochino regolarizzate, cioè verso metà gennaio, si capirà quanto davvero Milano potrà puntare in alto. In parte dipenderà da come sarà uscita dal periodo con partite a ritmo NBA, in parte dipenderà da cosa succederà tra il 19° e il 24° turno, in cui il calendario regala sfide all’apparenza semplici, ma che in realtà, come del resto in tutta l’Eurolega, possono nascondere trappole se non affrontate con attenzione. La parte più calda è quella di marzo, in cui, tra casa e trasferta, si succederanno davanti agli occhi dell’Olimpia, in questo ordine, CSKA Mosca, Olympiacos, Real Madrid, Panathinaikos, Fenerbahce e Anadolu Efes. Per farla breve, a quel punto una squadra deve arrivare con un certo margine di sicurezza (ammesso che basti).
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo