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Basket, Serie A 2018-2019: tutti i guai di Avellino tra Comtec, BAT, lodi e coach Vucinic con un piede fuori dall’Irpinia
La Sidigas Avellino, alla vigilia del suo impegno in Basketball Champions League contro Ludwigsburg, scopre in un sol colpo un numero molto importante di problemi a livello societario che potrebbero spiegare molte cose, tra cui la pesantissima sconfitta di Trieste (110-64) nell’ultimo turno di campionato. A riportarli è, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, Mario Canfora.
Partendo da quello che, paradossalmente, è il minore dei problemi, il coach Nenad Vucinic sembra prossimo a pagare per tutti, con il vice Massimo Maffezzoli pronto a subentrare in attesa di trovare una nuova guida tecnica (potrebbe essere Salva Maldonado, scaricato dal Gran Canaria, ma è stato offerto anche Jasmin Repesa).
Il peggio, però, non è questo: una serie di adempimenti alla Comtec non rispettati tra pagamenti Irpef, Inps e Fondo Carriera per i mesi di settembre e ottobre potrebbero costare 230.000 euro alla società irpina, che se riuscisse a risolvere i problemi entro cinque giorni dovrebbe invece pagare solo 2.000 euro di ammenda. In più, se i cinque giorni dovessero passare senza effetto, la Scandone prenderebbe un punto di penalità per ogni adempimento non effettuato.
Sembra finita, e invece non lo è, perché si sono rivolti al BAT (il tribunale arbitrale) della FIBA ben sei giocatori, ragion per cui al momento il mercato avellinese è bloccato: si tratta di Jason Rich, Maarten Leunen, Shane Lawal, Dezmine Wells, Bruno Fitipaldo e Kyrylo Fesenko. A questi si aggiungono non meno di sette lodi esecutivi di vari agenti che reclamano le commissioni.
Tanto per non farsi mancare nulla, i due giocatori ad oggi più rappresentativi della formazione che dieci anni fa vinse la Coppa Italia sembrano essere attratti da sirene diverse da quelle dell’Irpinia: Caleb Green interesserebbe al Gran Canaria, mentre Norris Cole non avrebbe abbandonato i propositi di tornare in NBA. Gli agenti dei giocatori, al momento, smentiscono questa ricostruzione.
Per metterla in termini semplici, al patron Gianandrea De Cesare servirà uno sforzo non indifferente per tappare tutti i buchi che si sono creati, ma nessuno conosce il prezzo di una simile operazione.
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Credit: Ciamillo