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Biathlon, Thomas Bormolini: “Ho raggiunto il livello che speravo, punto a fare bene senza pormi obiettivi”

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ESCLUSIVA OA SPORT – Dopo il primo quadriennio di apprendistato in Coppa del Mondo che ha portato alla partecipazione ai Giochi Olimpici, Thomas Bormolini è pronto per crescere ancora nella sua quinta stagione nel circuito maggiore del biathlon. Abbiamo raggiunto l’atleta dell’Esercito appena prima della partenza per la prima tappa che si aprirà domenica in quel di Pokljuka, Slovenia. Ecco le parole del 27enne livignasco ad OA Sport.

Thomas, com’è andata la preparazione e come è stato l’approccio all’avvicinamento a questa stagione di Coppa del Mondo?

“Siamo abituati a salire in Norvegia a Sjusjoen per affinare la nostra preparazione e limare gli ultimi dettagli, all’inizio dell’ultimo raduno le condizioni non erano delle migliori, ma nell’ultima settimana abbiamo trovato il sole e la neve ci ha permesso di poterci allenare al massimo. Sono state due settimane impegnative ma sono soddisfatto del livello fisico raggiunto che per quanto riguarda il tiro”.

Immagino che invece a Livigno tu abbia trovato delle condizioni migliori per potersi allenare

“Le condizioni sono perfette anche in vista della Sgambeda, si sta sparando la neve a -15°. Con il poligono nuovo riusciamo a sparare bene e mi permette di poter prepararmi al meglio al via della stagione”.

In estate c’è stato anche il passaggio alla squadra A con i tecnici con Klaus Hollrigl e Nicola Pozzi, è cambiato anche il tuo programma di allenamento?

“Abbiamo fatto una preparazione estiva efficace con un team valido e atleti professionisti, puntiamo sicuramente a fare bene. Vengo da quattro anni di preparazione con un team diverso e chiaramente ci sono stati dei cambiamenti: la base è rimasta la stessa con alcune novità che mi hanno saputo dare degli stimoli ulteriori, di cui avevo proprio bisogno”.

La scorsa stagione, la prima olimpica, è stata caratterizzata da alcuni buoni risultati nei 30, si poteva anche attivare nei venti. Punti ad alzare ulteriormente l’asticella?

“Finalmente la scorsa stagione mi ha visto raggiungere quel livello per cui ho lavorato negli anni precedenti e che ho tanto atteso. Sarà il punto di partenza per questa annata”.

Come valuti la tua esperienza ai Giochi Olimpici?

“Alle Olimpiadi non sono arrivato nelle condizioni migliori, non ero al 100%. Mi aspettavo di più dalle mie gare individuali, tra i problemi fisici e malanni c’è stata anche la staffetta dove abbiamo patito un po’ tutti perchè eravamo in riserva di energie. E’ stata davvero una bella esperienza dal punto di vista atletico, ma guardo già avanti in vista della prossime tappe”.

Ti abbiamo visto nelle ultime stagioni in pista anche nella single mixed, il nuovo format dell’Ibu utilizzato per valorizzare i tiratori e allargare la possibilità di partecipazione anche alle nazioni minori

“Mi sono ben adattato nella single mix, è un format che mi piace per la possibilità di mettere in campo le doti al tiro e di mostrare le mie capacità al poligono. Sul fondo viene richiesta velocità ed elasticità che ben si adattano alle mie caratteristiche, l’importante sarà farsi trovare pronti per la chiamata”. 

In questa stagione sono previsti i Mondiali ad Oestersund, sarà per te l’appuntamento chiave della stagione?

“L’obiettivo sono certamente i Mondiali di marzo, ma per arrivare nelle condizioni migliori dobbiamo partire bene in Coppa del Mondo e affrontare la stagione di Coppa del Mondo al massimo per un discorso di testa, motivazioni e stimoli che ti accompagnano lungo tutta la stagione. Chiaramente essendo i Mondiali così in avanti nel tempo sarà fondamentale gestire al meglio le energie sia fisiche che mentali tappa dopo tappa”.

In questi giorni il CIO sta valutando l’assegnazione per il biathlon di Milano-Cortina 2026, con due realtà proposte, ossia Anterselva e Livigno-Valdidentro

“Sicuramente avere delle gare olimpiche in casa a Livigno sarebbe un sogno, però so anche che ci sono delle questioni di budget e costi in cui non mi voglio addentrare. Qualora venisse scelta Anterselva sarebbe comunque un impianto all’avanguardia e pronto per ospitare un evento simile, l’importante è che i Giochi vengano assegnati in Italia per dare la possibilità a noi atleti di poter gareggiare davanti al pubblico di casa”.





nicolo.persico@oasport.it

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Foto: Nicolò Persico

 

 

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