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Calcio
Calcio, Gabriele Gravina sugli incidenti a Milano: “Sospendere il campionato? Debbo rifletterci, sentiremo il Coni e il Ministero”
La notizia è di quelle che indignano e non possono di certo lasciare indifferente: è morto il tifoso interista investito ieri sera prima del match tra l’Inter ed il Napoli, vinto poi dai meneghini per 1-0 e valido per il 18° turno di Serie A. Gli scontri, venutisi a creare al di fuori dell’impianto del “Meazza”, hanno portato all’accoltellamento di quattro supporters napoletani, medicati e dimessi già nella tarda serata di ieri, mentre due tifosi interisti sono stati investiti dai van partenopei: uno dei due non avrebbe subito gravi conseguenze, mentre il secondo, Daniele Belardinelli, 35enne di Varese, non ce l’ha fatta.
Una situazione molto grave che torna a bussare alle porte del calcio italiano e a cui il presidente della FIGC Gabriele Gravina risponde con chiarezza: “Questo clima non è il mio. Qui serve qualcosa di molto radicale perché in campo e fuori in questo weekend che doveva essere di festa ho visto e sentito cose inaccettabili per me, per il mio modo di essere e fare il presidente della FIGC. E qui non parlo solo di politica sportiva, qui parlo di soluzione radicale. Sospendere il campionato? Non lo so, ancora la notizia è troppo fresca. E’ una riflessione da fare. Ora dobbiamo riflettere un attimo e coordinarci: qui c’è un problema di ordine pubblico e come tale va gestito, anche il fatto di giocare o meno”, ha dichiarato la massima carica del “Pallone” nostrano (fonte: ilmessaggero.it)
Gravina ha esposto anche la propria posizione sui cori razzisti nel corso del confronto citato, in una serata a San Siro da dimenticare su tutti i fronti: “In campo ho visto gente troppo nervosa, l’arbitro scriverà quello che è, se ha commesso qualche errore anche lui sarà valutato. Io sono preoccupato per questo clima surreale. Non sono uno psicologo, ma che alcuni giocatori fossero super nervosi era di tutta evidenza a San Siro. Ora rifletto, perché quanto capitato fuori è troppo grave, sentiremo Ministero e Coni e poi decideremo“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse