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Calcio: storico trionfo del Vietnam nella Coppa del sud-est asiatico

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HCHÍ MINH CITY – Le vie di tutto il Vietnam sono state invase da carovane che ricordano quelle di altri Paesi per la vittoria della Coppa del Mondo, anche se in questo caso la competizione in questione era meno prestigiosa. Sabato, infatti, si è tenuta la finale di ritorno della AFF Suzuki Cup 2018, la Coppa dell’ASEAN, alla quale partecipano gli undici Paesi del sud-est asiatico. La rassegna, nata nel 1996, è giunta quest’anno alla sua dodicesima edizione, ed ha visto per la seconda volta la vittoria del Vietnam, dopo il successo del 2008 contro la Thailandia.

La nazionale di calcio vietnamita, attualmente classificata al centesimo posto nel ranking della FIFA, è salita alla ribalta delle cronache nel mese di novembre, quando, in seguito alla sconfitta dei campioni del mondo della Francia contro i Paesi Bassi, è divenuta la squadra ad avere la più lunga striscia di imbattibilità. In seguito alle vittorie sul Laos (3-0) e sulla Malaysia (2-0), la compagine guidata dall’allenatore sudcoreano Park Hang-Seo aveva così raggiunto gli undici match consecutivi senza sconfitte.

La striscia del Vietnam si è da allora allungata di molto: dopo lo scialbo pareggio per 0-0 in casa del Myanmar, la nazionale del “drago d’oro” ha conquistato il primo posto nel girone superando per 3-0 la Cambogia, e qualificandosi così alle semifinali davanti alla Malaysia, mentre nell’altro raggruppamento i campioni in carica della Thailandia hanno preceduto le Filippine.

In semifinale, il Vietnam ha affrontato proprio le Filippine, squadra che ha da poco ingaggiato lo svedese Sven-Göran Eriksson nel ruolo di commissario tecnico, oltre a poter vantare un gran numero di oriundi (figli di emigrati filippini in altri Paesi, molti dei quali hanno cognomi inglesi o tedeschi). Sia all’andata che al ritorno, è stato il Vietnam ad imporsi, in entrambi i casi con il punteggio di 2-1, raggiungendo la finale della manifestazione per la terza volta nella storia, curiosamente con una scadenza decennale: nel 1998 i vietnamiti furono sconfitti da Singapore, prima del già citato trionfo del 2008.

La sorpresa è arrivata dall’altra semifinale, dove la Malaysia ha eliminato la Thailandia con un doppio pareggio, grazie alle due reti segnate in trasferta a Bangkok (2-2), dopo lo 0-0 di Kuala Lumpur. I thailandesi, considerati come i grandi favoriti del torneo, avevano vinto le ultime due edizioni della manifestazione, ed inoltre aveva giocato ben otto finali sulle undici precedenti edizioni, potendo vantare un bilancio di cinque vittorie e tre sconfitte.

Gli uomini di Park Hang-Seo, dunque, hanno dovuto affrontare nuovamente la nazionale malese, già sconfitta per 2-0 nella fase a gironi. La trasferta per il match d’andata sembrava dover andare allo stesso modo, visto che il Vietnam aveva iniziato la partita nel migliore dei modi con le reti di Nguyn Huy Hùng (22′) e Phm Đc Huy (25′), prima però di farsi raggiungere dalle realizzazioni di Shahrul Saad (36′) e Safawi Rasid (61′).

A decidere l’assegnazione della Coppa sarebbe dunque stata la partita del MĐình National Stadium di Hà Ni, divenuto negli ultimi tempi la fortezza inespugnabile della nazionale vietnamita. Appena iniziato il match, dopo soli sei minuti di gioco, l’attaccante Nguyn Anh Đc ha segnato al rete che avrebbe deciso il torneo, la sua quarta realizzazione nella competizione. Dopo 90′ di agonia, con in mente la rimonta subita all’andata, la gioia è esplosa nello stadio e per le strade di tutto il Paese.

Il Vietnam ha così portato la sua striscia di imbattibilità a ben diciassette partite, e continua la propria spettacolare progressione sotto la guida del guru coreano Park Hang-Seo, oramai un vero mito per i tifosi vietnamiti. Il cinquantanovenne ha preso in mano la nazionale lo scorso anno, portandola subito a prestazioni storiche: prima di questo successo, infatti, la compagine Under 23 aveva raggiunto la finale della Coppa d’Asia di categoria, battuta solamente in finale dall’Uzbekistan, in uno scenario da tregenda sotto la neve e con una lunga interruzione tra i due tempi, in condizioni atmosferiche non proprio familiari per i vietnamiti. Quest’anno, poi, era arrivato anche il più che dignitoso quarto posto agli Asian Games, alle spalle di Corea del Sud, Giappone ed Emirati Arabi Uniti. Park si sta basando sulla giovane generazione di talenti Under 23 anche per la propria nazionale maggiore, con un’età media molto bassa e solamente il bomber Nguyn Anh Đc che supera i trent’anni d’età, mentre il diciannovenne Đoàn Văn Hu è ormai divenuto un riferimento nel ruolo di terzino sinistro.

Il talento principale del calcio vietnamita resta però il centrocampista Nguyn Quang Hi, ventunenne che, non a caso, ha ricevuto il premio di miglior giocatore del torneo. Con otto realizzazioni, il thailandese Adisak Kraisorn è stato invece premiato come capocannoniere della manifestazione, grazie soprattutto alle sei reti segnate contro il materasso Timor Est nella fase a gironi.

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DI GIULIO CHINAPPI

Foto: Facebook Vietnam Calcio

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