Ciclismo
Ciclismo, Giuseppe Martinelli fa i pronostici della prossima stagione: “Froome sarà ancora il numero uno, Moscon può diventare super, Thomas non si ripeterà”
La stagione 2019 di ciclismo è ormai alle porte e si iniziano a fare i pronostici su cosa accadrà nel prossimo anno. Tra coloro che conoscono meglio questo sport troviamo Giuseppe Martinelli, uno dei direttori sportivi più importanti degli ultimi trent’anni. Da Marco Pantani a Fabio Aru, passando per Gilberto Simoni, Damiano Cunego e Vincenzo Nibali, la lista dei corridori diventati campioni sotto la sua guida è davvero lunghissima.
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Martinelli ha parlato delle prospettive del 2019 partendo da chi sarà il numero uno della prossima stagione: “Mi auguro un italiano, ma Froome e Dumoulin hanno qualcosa più di tutti. Le corse a tappe monopolizzano l’attenzione e loro sono i più forti al mondo. A favore di Froome gioca anche il fatto di avere Sky alle spalle. Sarà ancora il team più forte, sono più avanti di tutti, con tutto. Per i materiali sono imbattibili: hanno il meglio in assoluto. Sì, sono un po’ invidioso. Mi sorprende un po’ l’uscita dello sponsor, ma sono certo che Brailsford, il grande capo del team, ha già delle belle certezze su cui poggiarsi”.
Il ds dell’Astana intravede poi altri due grandi protagonisti: “Nelle classiche Sagan è fortissimo e non si discute, però voglio vedere Valverde in maglia iridata. Ha il morale alle stelle e può fare cose mai viste. Mi piace che lui sia campione del mondo. Valverde, per la carriera, si meritava questa soddisfazione. Tra i velocisti il più forte è Viviani. Spero punti tutto sulla strada: l’Olimpiade è una bella cosa, ma su strada ha davanti una carriera incredibile. Io investirei su questo”.
Per quanto riguarda i giovani, l’astro nascente sarà Egan Bernal, mentre a Remco Evenepoel bisognerà dare tempo di crescere: “Di giovani che avanzano ce ne sono tanti, non è facile scegliere. Però se Bernal verrà al Giro potrebbe diventare lui la sorpresa della stagione perché può vincere la maglia rosa. Il percorso del prossimo Giro è per scalatori e Bernal è un grande scalatore. Evenepoel va veramente molto forte, però sarebbe sbagliato pensare che per lui sarà subito tutto facile. Comunque scommetto che già l’anno prossimo vincerà già qualcosa di buono anche perché è in una grande squadra”.
Capitolo italiani, per Martinelli il nome di punta del 2019 sarà quello di Gianni Moscon: “Spero che Moscon trovi una stagione serena e che Sky gli faccia sentire fiducia. Se avvengono queste due cose Gianni può diventare super. Nibali e Aru? Vorrei andassero forte perché sono due miei ex corridori e li ho nel cuore. Vincenzo, dopo la stagione che ha avuto, merita un anno tranquillo e con fortuna. A Fabio auguro che si ritrovi. Tra i giovani segnatevi il nome di Andrea Piccolo, che corre per la Lvf. Quest’anno, al primo da juniores, ha fatto cose grandissime tra cui il bronzo nel mondiale crono. È andato forte ovunque”.
Infine la delusione del prossimo anno sarà Geraint Thomas: “Quest’anno ha vinto il Tour quasi sul velluto ma credo sia stato un fuoco di paglia. Non credo si possa ripetere».
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Pier Colombo