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Ciclismo
Ciclismo, parla Matxin: “Credo in Fabio Aru. Stiamo studiando un nuovo allenamento per il sardo”
Un 2018 che doveva essere l’anno della svolta per la UAE Emirates, visti gli investimenti fatti in inverno (arrivi di Daniel Martin, Fabio Aru ed Alexander Kristoff). Invece la compagine degli Emirati Arabi ha deluso davvero tanto nel World Tour di ciclismo: colui che non è riuscito soprattutto ad esprimere il proprio valore è stato il sardo, campione d’Italia del 2017. A tracciare un bilancio sulla stagione della UAE è stato il direttore sportivo Joxean Fernandez, conosciuto come Matxin, in un’intervista su Marca.
“Io sono più ottimista di quanto si dice, la stagione non è andata così male. Speravo di più, questo sì. Però non credo che meritiamo una bocciatura: abbiamo vinto due tappe molto importanti al Tour e all’inizio della stagione abbiamo fatto bene. Le note dolenti sono il Giro e le classiche. Sono convinto che con una squadra più solida e compatta troveremo qualcosa di più nei risultati. Non abbiamo rispettato le aspettative più ottimistiche, ma non sono deluso”.
Poi entra nel dettaglio su Aru: “Non è stato al suo miglior livello per molto piccole cose che lo hanno frenato: la caduta al Catalogna quando stava bene e tante altre cose che ne hanno condizionato il corso della stagione. Non ha ottenuto un risultato all’altezza della sua fama, ma non bisogna disperarsi. Credo assolutamente in Fabio. Non gli è mancato il carattere, ne ha molto e lo mostra anche quando cade, come avete visto alla Vuelta. Credo che si sia un po’ demoralizzato, ma è normale che non ti rialzi con la stessa forza quando recuperi da una sola caduta o da una stagione che va male. Ho piena fiducia in lui, come ciclista e come persona. Stiamo studiando alternative per il suo modo di allenarsi, però posso dire poco perché non è ancora stato deciso niente. Stiamo usando un metodo scientifico, applicandolo a tutto il livello di preparazione per dare un senso all’allenamento e alla pianificazione”.
Per il prossimo anno un gran colpo: l’arrivo di Fernando Gaviria, che dovrà convivere nelle volate con il norvegese Kristoff. “È evidente che l’apporto di Kristoff è molto importante. Volevamo fare un salto di qualità. Se vogliamo essere uno dei migliori team del mondo, dobbiamo avere i migliori corridori del mondo, e ovviamente rinforzarci con un altro sprinter non significa che non crediamo in Kristoff, al contrario, crediamo in entrambi. Sia Kristoff sia Gaviria sono due grandi velocisti”.
gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Valerio Origo