Ciclismo

Ciclismo su pista, Coppa del Mondo Londra 2018: Elia Viviani e i quartetti dell’inseguimento fanno un altro passo verso Tokyo 2020

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La quarta tappa stagionale della Coppa del Mondo di ciclismo su pista, conclusa ieri a Londra, va in archivio con due terzi posti per l’Italia. A salire sul podio nel velodromo britannico sono state le azzurre nell’inseguimento a squadre ed Elia Viviani nell’omnium. Risultati che oltre ad avere un valore di per sé, ne acquisiscono uno ancora maggiore se considerati in ottica Tokyo 2020.

L’Italia ottiene infatti altri punti pesantissimi per il ranking olimpico nell’inseguimento a squadre, sia al maschile che al femminile, confermandosi tra le nazioni di riferimento in questa specialità. Il quartetto rosa con Elisa Balsamo, Simona Frapporti, Vittoria Guazzini e Silvia Valsecchi ha centrato un ottimo terzo posto, dimostrando di aver trovato ormai un’alchimia davvero perfetta e di riuscire a fare sempre risultato anche cambiando gli interpreti. Infatti questa volta è andata in pista la giovanissima Guazzini, prendendo il posto di una Letizia Paternoster non ancora al top dopo la caduta. Il quarto posto in ambito maschile vale comunque come terzo ai fini del ranking, visto che davanti ci sono due squadre britanniche (la Nazionale e l’Huub Wattbike Test Team). Un risultato quindi altrettanto importante, considerando soprattutto le assenze di Filippo Ganna e Simone Consonni, che torneranno per i Mondiali.

Oltre al contributo sempre decisivo nell’inseguimento, Elia Viviani è riuscito a tornare sul podio anche nel “suo” omnium, dando chiari segnali sulle sue ambizioni per il prossimo biennio. Il 29enne veronese ha ormai ritrovato definitivamente il feeling con questa specialità e dopo l’oro a Rio 2016, l’obiettivo non può essere altro che puntare al bis alle prossime Olimpiadi. Andando ad analizzare nel dettaglio la prova dell’azzurro, sono arrivate le convincenti vittorie nello scratch e nell’eliminazione, oltre ad una corsa a punti finale gestita con grande senso tattico. Il tallone d’Achille resta al momento la tempo race, una specialità non presente nel vecchio programma e su cui il veronese deve ancora lavorare per poter puntare al successo.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: By Leandro Neumann Ciuffo from Rio de Janeiro, Brazil – Elia Viviani, CC BY 2.0, Link

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