Formula 1
F1, come cambieranno le squadre nel 2019? Tutti i nuovi arrivi e l’elenco completo dei piloti. Charles Leclerc alla Ferrari, c’è Giovinazzi
Siamo nella classica pausa invernale e le squadre di Formula Uno sono a lavoro per arrivare pronti ai nastri di partenza della prossima stagione. Si inizierà il 17 marzo a Melbourne, nell’ormai classico scenario dell’Albert Park, per poi salutare tutti il 1° dicembre sul tracciato di Yas Marina ad Abu Dhabi. 21 GP che decideranno le sorti di un campionato che si presenta accattivante per alcuni cambiamenti tecnici sulle monoposto, imposti dal nuovo regolamento tecnico, e anche per gli avvicendamenti tra i piloti del Circus.
In cima alla lista, in questo senso, c’è il monegasco Charles Leclerc. Il talentuoso pilota, esordiente l’anno passato con l’Alfa Romeo Sauber, ha convinto la dirigenza della Ferrari ad investire su di lui per cui è la decisione è stata la seguente: Leclerc sotto l’insegna del Cavallino Rampante e il finlandese Kimi Raikkonen tornato all'”ovile” alla corte della Sauber, laddove nel lontano 2001 era cominciata la sua avventura nella massima categoria dell’automobilismo. Uno scambio di cui si è tanto parlato nel corso di quest’annata e senza dubbio nelle sessioni di test previste a Barcellona (18-21 febbraio; 26 febbraio-1° marzo) i fari saranno puntati su di loro e sul cronometro.
Un mercato piloti molto attivo che ha visto anche l’addio di Daniel Ricciardo alla Red Bull e la scelta dell’australiano è ricaduta sulla Renault. Una decisione spiazzante secondo molti degli addetti ai lavori visto che la monoposto francese non si è dimostrata all’altezza delle più veloci. Pertanto al fianco dell’olandese Max Verstappen vi sarà il francese Pierre Gasly, campione del mondo della GP2 nel 2016 (l’attuale F2), promosso nel team di Milton Keynes dopo le buone prestazioni messe in mostra con la Toro Rosso (squadra “satellite” della RB).
Sarà poi un campionato in cui non vedremo uno dei personaggi più carismatici e abili in pista, vale a dire Fernando Alonso. Lo spagnolo ha annunciato il suo ritiro al termine di questa stagione, attirato dalle sfide di altre categorie automobilistiche. Il desiderio di conseguire la cosiddetta “Tripla Corona“, ovvero il riconoscimento al pilota che si è aggiudicato il GP di Monaco, la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans, è particolarmente forte e l’asturiano è ad un passo dall’impresa dopo aver già nel proprio palmarès le vittorie nel Principato e della mitica gara francese. Una McLaren, dunque, rivoluzionata con due nuovi piloti: lo spagnolo Carlos Sainz Jr. e il giovane britannico Lando Norris. Una coppia che ha voglia di far bene e mettersi in mostra nel Mondiale, consapevole che le prestazioni saranno dipendenti da una vettura decisamente deludente nelle ultime annate.
Un anno nel quale poi rivedremo finalmente un pilota italiano dopo un lungo digiuno, durato 8 stagioni (gli ultimi due erano stati Jarno Trulli, al volante della Lotus Renault, e Vitantonio Liuzzi sulla HRT Cosworth). Ad interrompere l’assenza duratura di rappresentanti del Bel Paese al volante di una macchina di F1 ci ha pensato Antonio Giovinazzi. Il racing driver pugliese correrà infatti con l’Alfa Romeo Sauber, insieme a Raikkonen, e sarà un’occasione importante per lui, dopo aver ricoperto il ruolo di terzo pilota in Ferrari ed atteso il proprio turno con pazienza.
Avremo poi un team con una nuova gestione e denominazione. Ci si riferisce alla Racing Point F1 Team, che ha preso il posto della Force India dopo che quest’ultima era finita in amministrazione controllata. Una nuova scuderia al cui vertice c’è Lawrence Stroll, miliardario canadese e papà di Lance Stroll che, non a caso, sarà uno dei piloti di questa nuova squadra insieme al messicano Sergio Perez. Pertanto, nel domino degli “attori del volante”, in Williams ci saranno il campione del mondo di F2 2018 George Russell e il polacco Rubert Kubica. In particolare, desta curiosità quanto saprà fare Kubica, dopo la rinuncia forzata a correre in F1 per il gravissimo incidente nel rally di Andora del 2011. Una lenta ma determinata risalita che lo ha portato l’anno scorso ad essere terzo pilota del team di Grove e poi, da quest’anno, titolare mentre il russo Sergey Sirotkin ha salutato il paddock e guarda con interesse al campionato DTM.
A completamento della rassegna, accoppiata tutta nuova anche per la Toro Rosso con il ritorno del russo Daniil Kvyat, reduce dall’esperienza in Ferrari nel ruolo di driver dello sviluppo al simulatore della monoposto di Maranello, insieme al britannico Alexander Albon, proveniente dalla F2, che ha scelto di gareggiare con il n.23 in onore di Valentino Rossi. “Sono sempre stato un tifoso di Valentino ma visto che non posso rimpiazzarlo per intero ho pensato che avrei potuto essere la sua metà“, ha scritto su twitter e di qui la spiegazione del numero, metà del 46 del “Dottore”.
I’ve always been a Rossi fan but since I can’t replace the doctor himself, I thought I’d have half of it ???????? #quickmaths #AA23 pic.twitter.com/WaKGjYL5uE
— Alex Albon (@alex_albon) December 18, 2018
L’ELENCO COMPLETO DEI PILOTI E DELLE SQUADRE DEL MONDIALE 2019 DI FORMULA UNO
MERCEDES-AMG PETRONAS MOTORSPORT
N.44 Lewis Hamilton (GBR)
N.77 Valtteri Bottas (FIN)
SCUDERIA FERRARI MISSION WINNOW
N.5 Sebastian Vettel (GER)
N.16 Charles Leclerc (MCO)
ASTON MARTIN RED BULL RACING
N.33 Max Verstappen (NED)
N.10 Pierre Gasly (FRA)
RENAULT F1 TEAM
N.3 Daniel Ricciardo (AUS)
N. Nicolas Hulkenberg (GER)
RICH ENERGY HAAS F1 TEAM
N.8 Romain Grosjean (FRA)
N.20 Kevin Magnussen (DAN)
MCLAREN F1 TEAM
N.55 Carlos Sainz Jr. (SPA)
N.4 Lando Norris (GBR)
RACING POINT F1 TEAM
N.11 Sergio Perez (MEX)
N.18 Lance Stroll (CAN)
ALFA ROMEO SAUBER F1 TEAM
N.7 Kimi Raikkonen (FIN)
N.99 Antonio Giovinazzi (ITA)
RED BULL TORO ROSSO HONDA
N.26 Daniil Kvyat (RUS)
N.23 Alexander Albon (GBR)
WILLIAMS RACING
N.63 George Russell (GBR)
N.88 Robert Kubica (POL)
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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