Formula 1

F1, la Ferrari può vincere il Mondiale 2019? Cinque buoni motivi per sognare

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Nel pieno del clima natalizio si guarda a quel che potrà riservarci il futuro. Il 2018 sta per chiudere i battenti e il 2019 è lì a bussare alla nostra porta. L’attenzione verso il domani riguarda tutto e tutti e il Mondiale di Formula Uno non fa eccezione. Nella pausa invernale i motori sono spenti ma le idee viaggiano alla velocità della luce. I tecnici infatti sono a lavoro per porre le basi sulle nuove monoposto del prossimo anno. Macchine che avranno degli aspetti aerodinamici differenti e quindi i team dovranno essere in grado di recepire questi cambiamenti e tradurli in prestazione sul giro.

La Ferrari ci riprova. La delusione del Mondiale 2018 ha lasciato tracce nei supporters della Rossa che ancora una volta si è sciolta quando il gioco si è fatto pesante. Le sei vittorie di Lewis Hamilton nelle ultime otto gare sono state il fattore discriminante per l’assegnazione del titolo e il successo del britannico. Cinque sono gli iridi messi in bacheca dal 33enne nativo di Stevenage e l’impressione è quella di un pilota in una condizione di equilibrio tra aggressività e raziocinio in pista. E allora, il Cavallino Rampante cosa potrà fare per interrompere il digiuno mondiale che dura da undici anni? Quali sono i cinque buoni motivi per cui la Ferrari può far risuonare le campane a Maranello?

IL DESIDERIO DI RISCATTO DI SEBASTIAN VETTEL – Giusto partire dal leader designato per centrare l’obiettivo. Vettel viene da una stagione in cui gli errori non sono mancati. Ne ha fatte un po’ di tutti i colori il tedesco e nelle analisi di queste ultime settimane le ammissioni di responsabilità ci sono state. Certo, non sbaglia mai chi non rischia mai ma da un pilota del suo calibro ci si aspetta ben altro. Quattro titoli mondiali non si vincono solo perché la macchina è performante, come qualcuno potrebbe pensare, ma sono anche conseguenza di un’attenzione maniacale al dettaglio, senza lasciare nulla al caso, comprendendo lucidamente quanto avviene in gara. Ebbene, Seb deve ritrovarsi e sfruttare il desiderio di riscatto per avere più energia nel Mondiale 2019. Ciò può essere benzina per il motore della Rossa.

LA VENTATA DI NOVITA’ DI CHARLES LECLERC – Un talento notevole: così lo hanno definito gli addetti ai lavori. Lui, classe ’97, sarà sul sedile della vettura più prestigiosa del Circus e vorrà viversi un sogno. Le pressioni saranno altissime ma Leclerc sembra avere le spalle larghe. Come tutti i campioni in erba impara velocemente e questo forse serviva al team come anche pungolo ulteriore per il n.1 della squadra. Si sa, la prima cosa è battere il compagno di squadra e Charles ci proverà e nello stesso tempo Sebastian vorrà imporre la legge del più forte e del più esperto. Una lotta di prestazione utile alla scuderia per comprendere il limite della macchina e facilitarne lo sviluppo. Pertanto una sana competizione interna potrebbe essere un fattore a vantaggio del Cavallino.

UNA MACCHINA ULTERIORMENTE PERFORMANTE – Nell’ultimo biennio la monoposto è cresciuta dando la possibilità a Vettel ed anche Raikkonen di ottenere buoni risultati ma forse è mancato l’ultimo step nello sprint finale. Ne sono consapevoli i tecnici ferraristi, alle prese con il nuovo progetto che secondo indiscrezioni sta dando ottime risposte nelle simulazioni. E’ chiaro che la pista è un’altra storia ma, dando seguito all’evoluzione avuta negli ultimi anni, Vettel e Leclerc possono avere tra le mani una macchina molto veloce su ogni tipologia di tracciato.

LA LEZIONE DEGLI ANNI PASSATI – Le sconfitte aiutano a diventare più forti. Non sempre è così ma si spera che in Ferrari sappiano trarne giovamento. Le imprecisioni non sono mancate nelle ultime annate ed ognuno ha le proprie responsabilità. Piloti, tecnici e gestori sono tutti chiamati in causa per fare meglio. Battere la Mercedes significa rasentare la perfezione e i regali nel 2018 sono stati decisamente troppi. Maurizio Arrivabene e i suoi uomini debbono lavorare su questi aspetti per ripartire il 17 marzo a Melbourne (Australia) con la determinazione di centrare il target e senza incertezze.

IL NUOVO REGOLAMENTO – I cambiamenti regolamentari, da sempre, sono capaci di cambiare un po’ lo status quo. Il fine di ogni team sarà quello di sfruttare al meglio ogni punto normativo per realizzare una monoposto super performante. La Ferrari ha l’occasione quindi di provare a ribaltare l’ordine costituito in questa era dei motori ibridi dominata dalle Frecce d’Argento, interpretando le nuove regole a proprio vantaggio, dando modo ai piloti di esprimere il proprio potenziale e fonderlo con il mezzo.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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