Formula 1

F1, Maurizio Arrivabene si gioca tutto. O vince nel 2019 o rischia l’addio con la Ferrari

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Adesso o mai più“. Il Mondiale 2019 di Formula Uno ancora è un po’ distante: il 17 marzo si inizierà nello scenario abituale dell’Albert Park a Melbourne (Australia). Le prospettive per la Ferrari saranno sempre le stesse: vincere il titolo ed interrompere il digiuno che dura ormai 11/12 anni, pensando alla stagione che verrà.

Sotto l’insegna del Cavallino Rampante i cambiamenti non sono mancati: Kimi Raikkonen ha salutato dopo 8 anni non consecutivi in “Rosso” e al suo posto è arrivato il giovane talentuoso, classe ’97, Charles Leclerc. Il monegasco è la scommessa della scuderia di Maranello perché qualora il tedesco Sebastian Vettel dovesse fallire, ci sarebbe un pilota, cresciuto a pane e Ferrari, che potrebbe assolvere il proprio compito. Il dualismo tra i due è un po’ il tema del momento e ci si divide tra chi crede che Leclerc possa essere già della partita per l’iride e chi invece che sia decisamente acerbo.

Certo è che la posta in palio è molto alta e se anche nel 2019 il tanto agognato Mondiale dovesse sfumare qualche ulteriore mutamento in squadra potrebbe esserci. Pensiamo al Team Principal Maurizio Arrivabene. Il manager bresciano, dal 2015 sulla plancia di comando, potrebbe infatti pagare per un altro insuccesso. Del resto la sua gestione “testa bassa e piedi per terra” fino ad ora non ha centrato l’obiettivo prefissato.

In un ambiente così competitivo e qualificato il termometro della situazione, in un modo o nell’altro, è sempre rappresentato dai risultati ed Arrivabene vivrà questa stagione con un pizzico di tensione in più. Del resto, fino ad ora, quando è venuto il momento di essere compatti in Ferrari, sia per quanto riguarda i piloti e sia per quanto accaduto ai box, degli aspetti non hanno funzionato: si ricordi ad esempio la cattiva lettura del Q3 a Suzuka (Giappone). Una Rossa che ha bisogno di tranquillità e ci si chiede se davvero l’attuale Team Principal sia l’uomo giusto.

I nodi potranno essere sciolti solo dalle prestazioni in pista e se il Cavallino dovesse essere vincente allora lo status quo potrebbe rimanere tale altrimenti…

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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