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Karate, rivoluzione nel kata! Addio alle bandierine, cambia il format e diventa tutto elettronico

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Il processo di evoluzione che sta riguardando la disciplina del karate continua a gran velocità. La specialità entrata a far parte del programma olimpico nei prossimi Giochi di Tokyo 2020 sta apportando diverse modifiche per rendere i giudizi e le valutazioni oggettive.

In questo senso, la modifica rilevante è avvenuta nel kata (esercizio individuale o a squadre che rappresenta un combattimento reale contro più avversari immaginari): non vi sarà più la decisione arbitrale attraverso le bandierine ma si sfrutteranno i punteggi elettronici. Un’autentica rivoluzione che parte dall’iniziativa e dalle idee dell’ex pluricampione iridato e continentale Luca Valdesi, che da alcune stagioni ha la responsabilità di guidare la commissione della federazione mondiale in materia di regolamento.

Prendendo d’esempio le Premier League, i 64 partecipanti saranno suddivisi in 8 gruppi da 8 atleti, ognuno dei quali con una testa di serie derivante dal ranking mondiale inserita però con un ordine prestabilito per evitare scontri anticipati tra i migliori (gruppo 1 testa di serie 1, gruppo 2 testa di serie 8, gruppo 3 testa di serie 4, etc.). I primi 4 di ogni gruppo passeranno il turno e si andranno a rimescolare tra loro, anche qui secondo un ordine ben preciso: il primo gruppo con il secondo, il terzo con il quarto e così via, componendo altri 4 gruppi sempre da 8 atleti. Il terzo passaggio vedrà passare il turno ancora i migliori 4 che si uniranno in 2 gruppi da 8, da cui usciranno i contendenti alle medaglie: i primi 2 classificati otterranno la finale per l’oro, i secondi e i terzi si incroceranno per i bronzi”, ha spiegato Valdesi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport che ha precisato come si articola il nuovo regolamento, aggiungendo che: “Ci saranno 7 arbitri per gruppo, tutti schierati sulla stessa linea così da avere uguale visuale. Le valutazioni saranno due: una per il criterio tecnico e una per quello atletico. Ne usciranno 14 voti, di cui 8 saranno eliminati ovvero i due più alti e i due più bassi per entrambe i criteri: da qui la somma, preceduta però da una moltiplicazione per un coefficiente di 0,7 per quella tecnica e di 0,3 per quella atletica“.

La valutazione sulla novità testata nelle due tappe di Youth League ad Umago (Croazia) e a Caorle durante la Venice Cup ha dato esito positivo come ha rivelato l’ex atleta: “Gli arbitri hanno confermato che solo i migliori hanno raggiunto la fase finale e il podio, ed è proprio questo il nostro obiettivo. Il punto su cui dobbiamo affinarci è relativo alle linee guida da dare agli arbitri: quello che chiediamo di fare è una valutazione individuale della performance, differentemente da ciò a cui da tempo siamo abituati, ovvero la comparazione fra due atleti. In questo caso non ci si dovrà più basare sulla performance dell’avversario, ma ognuno dovrà essere valutato a sé stante. Come Commissione daremo un aiuto agli arbitri con schede di valutazione e suggerimenti. Al 99% è tutto ormai definitivo, stiamo valutando solo l’aspetto relativo alle cinture. Attualmente si prevede che ognuno possa indossare la propria, ma ho già proposto in Commissione di utilizzare solo rosse per la prima metà dei gruppi (1-4) e blu per la seconda metà (5-8): questo porterà a mantenere una similitudine del regolamento precedente e ad una più facile comprensione per chi osserva, inoltre con i vari incastri le finali vedranno scontrarci due atleti con le due cinture opposte. Abbiamo lavorato per essere pronti dall’inizio, ufficialmente dalla prima tappa di Premier League dal 25 al 27 gennaio 2019 a Parigi. Chiaro è che il tempo è dalla nostra parte verso i Giochi, ma noi vogliamo che tutto funzioni nell’immediato perché queste competizioni daranno punteggio olimpico ed è giusto che solo gli atleti che eseguiranno la performance migliore ottengano quelli più alti“, ha concluso Valdesi.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: comunicato Fijlkam

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