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Ciclismo

La McLaren sbarca nel ciclismo: al 50% proprietaria della Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali. Tutti gli sviluppi e le novità

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Non più solo motori e quattro ruote, McLaren irrompe con forza nel mondo del ciclismo ed entra al 50% nella proprietà della Bahrain-Merida, la squadra di Vincenzo Nibali pronta ad affrontare la terza stagione nel World Tour. Non si tratta di una semplice sponsorizzazione ma di un progetto a lungo termine, senza una data di scadenza come ha spiegato nel dettaglio la scuderia di Woking in alcune dichiarazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport: “Mettiamo a disposizione della bici tutto il nostro sapere per aiutare questa squadra a raggiungere i più alti traguardi“. Il nome McLaren è legato alla Formula Uno e alle vittorie ottenute con Fittipaldi, Hunt, Lauda, Senna, Prost, Hakkinen, Alonso, Hamilton ma ora c’è questa svolta nel mondo del ciclismo.


Si tratta di una sorpresa relativa perché al centro della storia c’è sempre la famiglia reale del Bahrain: il principe Nasser bin Hamad al Khalifa è un grande appassionato di sport e aveva voluto la squadra di ciclismo, suo fratello maggiore Salman bin Hamad al Khalifa ha invece sempre puntato sui motori e non è un caso che la maggioranza della proprietà della McLaren sia proprio in mano a questa famiglia reale. A spiegare ulteriormente il legame tra le due discipline sono stati Tim Bampton (direttore comunicazione del gruppo), Duncan Bradley (direttore della sezione health and business), John Allert (capo del marketing): “Sono tanti i settori in cui possiamo sviluppare nuove idee con le nostre competenze e portare innovazioni e vantaggi alla squadra. Dall’aerodinamica alla comunicazione, dalla tecnica alla nutrizione“.

Sulla maglia della Bahrain Merida, presentata ieri a Hvar (Croazia) dove si sta svolgendo il primo ritiro stagionale, figura già il nome della McLaren ma per il 2019 non cambierà il nome ufficiale della squadra. Brent Copeland, general manager della formazione di ciclismo, è davvero molto soddisfatto: “C’è l’entusiasmo di un’azienda così importante per il ciclismo che non vedevo da anni. L’approccio è quello giusto, con umiltà, sanno quanto è difficile essere competitivi al top: vogliono imparare e sono pronti ad aiutarci in tutti i settori“.

 





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Foto: Pier Colombo

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