MotoGP
MotoGP, Mondiale 2019: le coppie dei top-team. Dovizioso favorito con Petrucci, possibile “corrida” in Honda tra Marquez e Lorenzo?
Il Mondiale MotoGP 2019 è ancora ben lontano all’orizzonte, ma un primo notevole punto di interesse riguarderà i box, prima ancora che moto e asfalto. Nella prossima stagione un aspetto che non andrà minimamente sottovalutato sarà rappresentato dalle coppie di piloti che prenderanno parte al campionato. Tutti i top-team hanno al via una line-up di grande livello, ma ognuna nasconde insidie e scenari che, al momento, potrebbero essere del tutto imprevedibili.
Su tutti, ovviamente, il formidabile duo allestito in casa Honda. Al fianco di Marc Marquez, infatti, non vedremo più il “fido scudiero” Dani Pedrosa, ma il ben più pericoloso Jorge Lorenzo. In caso di dubbi chiedere ad Andrea Dovizioso per ulteriori conferme. La scuderia nipponica ha deciso di assemblare un “giocattolo” che, da un lato, potrebbe rivelarsi perfetto, dall’altro potrebbe portare alla polveriera. Per quale motivo? Andiamo con ordine. Dopo anni di totale tranquillità interna, infatti, Marquez si ritrova nello stesso team un pilota che penserà prima a se stesso, che al bene del compagno o della scuderia. La Honda sa perfettamente che il duo sarà di difficile assemblaggio, ma il rischio vale il prezzo. Mettere assieme “due galli nel pollaio” che vantano 12 titoli iridati (7 Marquez, di cui 5 in MotoGP; 5 Lorenzo, di cui 3 nella classe regina) non sarà semplice e dal team principal, all’ultimo meccanico, dovranno cucire i rapporti in maniera perfetta. Pensare che i due spagnoli potranno lottare per vittorie e titolo non è certo utopia, per cui gestire il clima interno, e soprattutto ciò che avverrà in pista, sarà davvero complicato. Per il campione del mondo in carica si alza notevolmente l’asticella, sarà in grado di non farsi distrarre e, di conseguenza, lasciare per strada punti importanti?
Chi spera di pagare dividendi da questo punto di vista è, sicuramente, la Yamaha. La scuderia di Iwata, prima di pensare ai propri piloti, ha un aspetto decisamente più importante: allestire una moto nuovamente vincente. Dopo questo grosso punto di domanda tutto sarà lecito. Fino ad oggi, ad ogni modo, il rapporto interno tra Valentino Rossi e Maverick Vinales è sembrato quanto mai solido e produttivo. I due si sono spesi anima e corpo per provare a rimettere in carreggiata una complicatissima M1 ma, un altro anno simile, potrebbe portare a scenari imprevisti. Lo spagnolo, arrivata in Yamaha come astro nascente del Motomondiale, sarebbe disposto ad arrivare un’altra volta alle spalle dell’illustre compagno di team senza battere ciglio? Con uno come il “Dottore” non è mai salutare scherzare troppo, per cui meglio non farsi prendere troppo dal nervosismo, ma vedere un altro anno da cestinare in fretta per colpa della moto, per esempio, potrebbe rovinare tutto. In Yamaha ovviamente, incrociano le dita, e confidano che il clima possa rimanere stabile, con un Rossi che, tuttavia, trovandosi ormai verso la fine della sua carriera, potrebbe non tollerare un ennesimo fallimento.
Situazione, almeno sulla carta, molto più delineata in casa Ducati. Dopo due anni complicati, spesso da “ferri corti” tra Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, nel 2019 il romagnolo avrà al suo fianco Danilo Petrucci, che sbarca nel team ufficiale con due obiettivi: giocarsi al meglio la grande chance della carriera e, non ultimo, non fare danni. Il ruolo di prima guida è assolutamente delineato, e “Desmo Dovi” proverà a sfruttare la situazione. Il forlivese è conscio di trovarsi di fronte ad una annata, forse, decisiva della sua carriera. La moto si annuncia quanto mai competitiva e l’assalto al Mondiale non può essere rimandato. Per questo motivo Petrucci dovrà, se possibile, dare una mano al compagno di box o, quantomeno, non dargli fastidio. In caso contrario, il rinnovo del contratto (che scade al termine del 2019) diventerebbe quanto mai arduo.
Come visto, quindi, i tre “top team” della MotoGP, per un motivo o per un altro, stanno per iniziare una nuova stagione decisamente difficile da pronosticare, soprattutto a livello di rapporti interni. La Honda ha due fuoriclasse assoluti, con rischi annessi e connessi, la Yamaha ha due piloti pronti a battagliare, anche tra di loro, se la nuova M1 glielo permetterà, mentre la Ducati spera che tutti vadano d’amore e d’accordo dopo qualche tensione di troppo. Chi avrà fatto la scelta giusta? Lo scopriremo sin dal via del campionato, a Losail, nel weekend del 10 marzo.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo