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MotoGP, Valentino Rossi e lo sviluppo della Yahama. Le novità sulla moto 2019 e i nodi da sciogliere

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Siamo ancora decisamente lontani dalla stagione 2019 di MotoGP, ma le prime basi per il futuro sono già state ampiamente gettate. Se, da una parte, Honda e Ducati stanno lavorando (come si è visto nei test di Valencia e Jerez de la Frontera) di fino e su progetti già vincenti, in casa Yamaha i lavori sono molto più accurati ed importanti. La M1, come si è visto nelle ultime due stagioni, ha troppi problemi che devono essere risolti in breve tempo, per non vivere un inizio di campionato già in salita.

Com’è ben noto, infatti, la casa di Iwata deve andare a limare i difetti della moto di Valentino Rossi e Maverick Vinales, che sono ben noti: motore ed elettronica. I test svolti in Spagna hanno dimostrato che la casa nipponica ha messo alla frusta i nuovi propulsori, trovando una direzione interessante. Per quanto riguarda l’elettronica, invece, qualche passo in avanti è stato fatto, ma molti ancora dovranno essere compiuti.

L’aspetto più preoccupante, sia per il team che per Valentino Rossi, è che le due moto sembrano aver preso direzioni completamente differenti. Il “Dottore”, infatti, soffre ancora e non sembra a suo agio con la M1 edizione 2019, mentre Maverick Vinales con il suo nuovo mezzo ha trovato subito un ottimo feeling, volando sia a Valencia, sia a Jerez.

Per il nove volte campione del mondo, dunque, si annuncia un inverno, ancora una volta, da “dita incrociate” su più fronti. Il pesarese, infatti, deve sperare che la Yamaha, nel complesso, riesca ad assemblare un moto competitiva come 3 anni fa, senza andare a scapito della guida e, soprattutto, con un salto di qualità notevole a livello di elettronica. Ad Iwata, da mesi, si sta lavorando alacremente per rendere tutti questi sogni realtà, ma l’impresa non sarà semplice. 

La velocità di Maverick Vinales suona come un deciso campanello d’allarme per Valentino Rossi che, invece, confida in una moto che possa assecondare la sua guida, il suo ingresso in curva e che, soprattutto, non rovini le gomme in uscita, come successo in questi mesi. Sarà un lungo inverno sia in Giappone, sia a Tavullia. I test invernali di febbraio e marzo, inizieranno a farci capire se, davvero, il passo in avanti sarà stato compiuto. Valentino Rossi continua ad incrociare le dita…

 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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