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NBA 2019, i risultati della notte (18 dicembre): vittorie sul velluto per Warriors e Spurs, Harden trascina Houston, Gallinari non basta ai Clippers

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Nottata NBA ricca di match, ben otto, con diversi incontri riguardanti i piani alti delle due Conference. Vittorie importanti per Golden State e Houston, trascinata da James Harden, mentre cadono ancora i Clippers di Danilo Gallinari. Facili successi per San Antonio e Oklahoma City, infine i Bucks espugnano Detroit.

I Golden State Warriors (21-10) non scherzano più, e infilano la vittoria numero otto nelle ultime dieci giocate, con un netto 110-93 sui Memphis Grizzlies (16-14). Solita grande prova per i “Big 3” dei Warriors con Kevin Durant da 23 punti, Steph Curry da 20 e Klay Thompson da 16. Californiani che segnano 30 punti nel primo quarto, ne aggiungono 31 nel secondo e gestiscono lo sforzo nel finale contro una Memphis mai in grado di fare paura ai campioni, nonostante una buona prova di Omri Casspi con 20 punti dalla panchina.

I Detroit Pistons (14-14) ospitavano i Milwaukee Bucks (20-9) e lo spettacolo non è certo mancato. Il successo va alla squadra del Wisconsin per 107-104, al termine di un duello davvero serrato. Partono bene i Pistons con Blake Griffin che arma la mano dei compagni, prima per Reggie Bullock, quindi per Reggie Jackson, per un vantaggio iniziale di 27-23. A questo punto entra in scena Giannis Antetokounmpo che rifila una sontuosa stoppata ad Andre Drummond, quindi si mette in proprio e, ad inizio secondo quarto, firma il 29-29 con una schiacciata in penetrazione. I Bucks prendono l’inerzia giusta e, con un paio di triple di Khris Middleton e Brook Lopez, arrivano all’intervallo in vantaggio 55-43 grazie ad un break di 30-16. Detroit non ci sta e nel terzo quarto mette in scena una grande rimonta, condotta dal solito Blake Griffin (per lui tripla doppia da 19-10-11) con un 34-26 di parziale. Si arriva al finale di match con Antetokounmpo (da 32-12-5) che si mette la squadra sulle spalle per l’allungo decisivo. Nell’ultima azione della partita, Griffin ha due chance per pareggiare con una tripla, ma i suoi tiri si spengono sul ferro.

Gli Houston Rockets (15-14) provano a confermare i segnali di crescita delle ultime uscite, fermando gli Utah Jazz (14-16) per 102-97. Sugli scudi, ancora una volta, James Harden che domina la scena con una prestazione esaltante da 47 punti, 6 rimbalzi e 5 assist con 14/31 al tiro e 15/16 ai liberi. Utah parte male, segnando appena 14 punti nel secondo quarto, con i Rockets che scappano sul 50-37, ma la reazione arriva nel terzo quarto grazie a Donovan Mitchell da 23-8-5 e Rudy Gobert che domina sotto i tabelloni con 18 punti e 13 rimbalzi. Il successo, però, non sfugge ai padroni di casa con Harden che imperversa e non lascia scampo ai Jazz.

Tra le partite senza storia della nottata troviamo il 123-96 dei San Antonio Spurs (16-15) sui Philadelphia 76ers (20-12). I Sixers arrivano con il fiato corto in Texas e la squadra di Gregg Popovich ne approfitta con un parziale di 64-39 nei due quarti centrali. Per i texani tre giocatori oltre i 20 punti, LaMarcus Aldridge, Rudy Gay e DeMar DeRozan, mentre Marco Belinelli si ferma a 6 punti in 19 minuti con 2/6 al tiro. Per Philadelphia Ben Simmons chiude con 16-6-6, Joel Embiid non va oltre un 13 e 11, mentre delude Jimmy Butler con appena 6 punti in 30 minuti con 3/13 al tiro.

Cadono per la quarta vola di fila i Los Angeles Clippers (17-13) che vengono sconfitti per 131-127 in casa dai Portland Trail Blazers (17-13). La squadra di Doc Rivers sta vivendo un periodo difficile e l’assenza di Lou Williams si fa sentire. Nonostante ciò i Clippers provano la rimonta finale che, tuttavia, si ferma proprio sul più bello. Portland domina per larghi tratti con Damian Lillard da 39-3-6 e CJ McCollum da 27-3-3, mentre per LA ottima prova di Tobias Harris che fa mettere a referto 39 punti e 11 rimbalzi. Danilo Gallinari chiude in crescendo con 22-5-3, ma il parziale di 39-31 nell’ultimo quarto non permette ai suoi di portare il match all’overtime.

Gli Oklahoma City Thunder (19-10) salgono sempre più in alto nella Western Conference, demolendo i Chicago Bulls (7-24) con un laconico 121-96. Match mai iniziato con i Thunder che posso anche gestire i minuti dei propri titolari. Paul George chiude con 24-8-4, Russell Westbrook va in tripla doppia da 13-16-11 e anche 5 recuperi, per un incontro vinto in scioltezza, con OKC che si era presentata all’intervallo già sul 64-44. Discorso simile anche per i Minnesota Timberwolves (14-16) che fermano la loro striscia di 4 ko consecutivi, schiantando i Sacramento Kings (16-14) per 132-105. Californiani che non sono mai in partita, sotto già 74-44 all’intervallo sotto i colpi di una Minnesota quasi perfetta con ben 9 giocatori in doppia cifra e un Karl-Anthony Towns da 14-14 in appena 21 minuti. Infine i New York Knicks (9-23), subiscono una dura sconfitta al Madison Square Garden per mano dei Phoenix Suns (7-24) che passano con il punteggio di 128-110, grazie alla solita grande prova di Devin Booker da 38 punti, 7 rimbalzi e 14/15 ai liberi, aiutato da DeAndre Ayton che chiude con 21 punti e 13 rimbalzi. Per i Knicks ben 9 ko nelle ultime 11 giocate.

 

 

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Foto: basket-klay thompson-matteo marchi

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