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NBA 2019, i risultati della notte (20 dicembre): Raptors battono Pacers, Celtics sorpresi dai Suns, Spurs ok con 18 di Belinelli

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Notte NBA davvero piena, quella terminata poche decine di minuti fa: si sono giocate dodici partite. Tra queste c’era Raptors-Pacers, che ha messo di fronte la prima e la terza della Eastern Conference. Andiamo a vedere cos’è successo nella notte e quali giocatori hanno lasciato il segno più importante.

Il match più atteso della notte lo vincono i Toronto Raptors, che rimontano uno svantaggio di 10 punti all’inizio dell’ultimo quarto e superano gli Indiana Pacers per 99-96. La tripla del sorpasso è di Fred VanVleet a 26 secondi dalla fine, poi Danny Green finisce in lunetta e fa 2/2, infine Bojan Bogdanovic sbaglia il tiro che vale l’overtime. 28 punti e 10 rimbalzi per Kawhi Leonard da una parte, 20 per Victor Oladipo dall’altra. Non perdono il passo i Milwaukee Bucks, che si tengono il secondo posto a Est battendo per 123-115 i New Orleans Pelicans. Per Giannis Antetokounmpo c’è una prova da 25 punti, 8 rimbalzi e 8 assist, mentre non bastano a New Orleans i 27 e 11 rimbalzi di Anthony Davis e i 25 e 12 assist di Jrue Holiday.

La sorpresa della notte porta la firma dei Phoenix Suns, che battono i Boston Celtics al TD Garden per 103-111 proprio subito dopo l’annuncio del taglio di Austin Rivers. Devin Booker segna 25 punti e DeAndre Ayton collabora con 23 e 18 rimbalzi: insieme evitano che i 29 e 10 assist di Kyrie Irving diventino decisivi. A Est guadagnano i Philadelphia 76ers, che si prendono la terza posizione di conference battendo i New York Knicks per 131-109 grazie a 24 punti e 10 rimbalzi di Joel Embiid, ma anche per mezzo della tripla doppia di Ben Simmons (13 con 11 rimbalzi e 10 assist). Ai Knicks non sono utili i 27 di Tim Hardaway Jr.

Nonostante 32 punti di Steph Curry e 30 di Kevin Durant arriva la sconfitta numero 11 per i Golden State Warriors, che cadono per 108-103 a Salt Lake City contro gli Utah Jazz, sospinti dai sei uomini in doppia cifra, dai 20 di Joe Ingles, dai 18 e 11 rimbalzi di Jae Crowder e dalla gioia di aver visto uscire la tripla della parità di Andre Iguodala a meno di otto secondi dalla fine, con annessa chiusura del discorso della lunetta da parte di Donovan Mitchell. Non si fermano invece gli Oklahoma City Thunder, che sfruttano la serata molto felice di Paul George (43 punti e 12 rimbalzi) per travolgere i Sacramento Kings col punteggio di 113-132. Da segnalare anche la tripla doppia di Russell Westbrook, che ai 19 punti, 11 rimbalzi e 17 assist aggiunge anche sei palle rubate, come a definire il concetto di essere dentro la partita. Anche Steven Adams fa la sua ottima figura: 20 e 23 rimbalzi. Il tutto nella serata che segue la rissa coi Bulls, che ha causato la squalifica per una partita di Raymond Felton e Dennis Schröder per aver lasciato la panchina.

I San Antonio Spurs vincono con comodità in casa degli Orlando Magic: 90-129 il punteggio finale, cinque gli uomini in doppia cifra e buona prova per Marco Belinelli, autore di 18 punti nei 17’15” in cui è stato in campo. Non è chiaro se i Magic siano distratti da altre voci (quelle che danno Terrence Ross per parecchio cercato da diverse franchigie, anche se la dirigenza preferirebbe cedere Jonathon Simmons) Anche gli Houston Rockets non sono da meno, e danno dimostrazione della loro forza contro i Washington Wizards, superati senz’appello per 136-118. James Harden mette a segno 35 punti, Chris Paul 21 e Clint Capela 20 con 12 rimbalzi, e tanto basta per annullare l’effetto dei 28 di Bradley Beal, come pure dei 18 con 12 assist di John Wall.

Una sola partita si chiude al supplementare: è quella tra Minnesota Timberwolves e Detroit Pistons, vinta da questi ultimi per 123-129 con quaranta punti nell’ultimo quarto e il pareggio a quota 118 di Andre Drummond a sei decimi dalla fine dei 48 minuti. Non arrivano dunque invano gli sforzi di Blake Griffin e Reggie Bullock (34 e 33 punti rispettivamente), oltre che dello stesso Drummond (16 e 16 rimbalzi). Minnesota trova invece 33 punti da Derrick Rose. Sorridono anche i Portland Trail Blazers, che grazie ai 24 punti di Damian Lillard e a un abile controllo della partita negli ultimi due quarti battono per 99-92 i Memphis Grizzlies, non aiutati dai 23 punti di Mike Conley.

Punteggio basso anche per la sfida tra Chicago Bulls e Brooklyn Nets, in cui nell’equilibrio prevalgono questi ultimi per 93-96, con Joe Harris che appoggia al tabellone il vantaggio dei suoi a 43 secondi dal termine e poi Spencer Dinwiddie (27 punti per lui) che chiude l’opera rubando la palla decisiva a Justin Holiday e poi piazzando i due tiri liberi che rendono definitivo il punteggio. Per i Bulls, dopo le multe della rissa contro i Thunder e la notizia dell’assenza di Zach LaVine per almeno un paio di settimane, decisamente non sono le migliori ore del mondo. Ai Charlotte Hornets, invece, servono 41 punti nel terzo periodo per sconfiggere, in una partita dalle percentuali ai liberi non certo brillanti, i Cleveland Cavaliers per 110-99. Kemba Walker assomma 30 punti, mentre per i Cavs non sono sufficienti i 20 di Jordan Clarkson.

Questi i risultati della notte appena trascorsa:

Charlotte Hornets-Cleveland Cavaliers 110-99
Orlando Magic-San Antonio Spurs 90-129
Philadelphia 76ers-New York Knicks 131-109
Boston Celtics-Phoenix Suns 103-111
Toronto Raptors-Indiana Pacers 99-96
Chicago Bulls-Brooklyn Nets 93-96
Houston Rockets-Washington Wizards 136-118
Milwaukee Bucks-New Orleans Pelicans 123-115
Minnesota Timberwolves-Detroit Pistons 123-129 dts
Utah Jazz-Golden State Warriors 108-103
Portland Trail Blazers-Memphis Grizzlies 99-92
Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 113-132

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Matteo Marchi

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