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Nuoto, Campionati Italiani Riccione 2018. Che tempo fa in casa azzurra a dieci giorni dal Mondiale?

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E’ il momento delle previsioni del tempo. A fine Campionato Italiano di Riccione che per tanti era un test e per tantissimi era una tappa di passaggio a cui dare la giusta importanza, cerchiamo di capire, per gli azzurri che si preparano alla trasferta cinese, quali sono le condizioni attuali dei vari protagonisti utilizzando la terminologia tipica dei meteorologi, che prevedono il tempo che farà.

SERENO O POCO NUVOLOSO. Ilaria Cusinato: Non ha conquistato titoli tricolori ma ha gareggiato nei 100 rana e nei 100 misti che non sono certo le sue gare. L’impressione è che stia bene, a Genova era già in gran forma e mancava il lavoro di rifinitura che sta svolgendo senza intoppi.

Elena Di Liddo: è entrata in un’altra dimensione dall’estate scorsa e lo conferma portando a casa due titoli che fanno morale. Le big di questa specialità in continua evoluzione sono lontane ma per una finale iridata ci si può provare

Margherita Panziera: E’ un miglioramento costante, continuo, inarrestabile. Butta giù un altro secondo al suo record dei 200 dorso, che affronta con una facilità di esecuzione che impressiona. In lotta per il podio ad Hangzhou c’è anche lei ma Hosszu e Seebohm sembrano avere qualcosa in più

Simona Quadarella: Idem come sopra. il miglioramento ormai è una tradizione che si rinnova ogni volta che scende in vasca per una gara ufficiale e dove possa arrivare francamente non si sa. Ora sembra aver digerito anche la vasca corta.

Gabriele Detti: è il ritratto della felicità perchè voleva tornare a tutti i costi ed essere tra i protagonisti del Mondiale cinese è già un sogno. Sta bene, è in condizione: è vero, gli manca un po’ di fondo ma nei 400 stile potrà essere grande protagonista.

Marco Orsi: A proposito di ritorni… E’ uno degli uomini dei campionati. Record italiano nei 100 misti, personale e titolo nei 50 farfalla, primo posto nei 50 stile e un paio di argenti qua e là. Il Bomber è tornato e si vuole divertire in Cina

Gregorio Paltrinieri: di arrivare secondo o terzo si è stancato e sta lavorando per arrivare in super forma a Hangzhou. Il secondo tempo al mondo se lo è già preso ma per l’oro sa bene che dovrà staccare il miglior crono mondiale. E’ il Paltrinieri deciso e determinato dei giorni migliori

Alessio Proietti Colonna: Porta a casa un titolo e un altro podio nei 400 e 200. Un bronzo come quello di Glasgow nella 4×200 fa crescere tutto il movimento e lui ne è la dimostrazione. Impegno, dedizione e diverse qualità.

Fabio Scozzoli: Lo spettacolo è qui. Non sbaglia un colpo il ranista romagnolo che è nell’elite mondiale sia sui 100 che soprattutto sui 50, dove c’è da difendere un bronzo iridato e un oro continentale. E’ in gran forma, pronto a riscrivere la storia della specialità a 30 anni.

Lorenzo Zazzeri: Viene da una stagione controversa, con la medaglia nella staffetta veloce a Glasgow ma anche senza quella esplosione che si poteva sperare dopo un grande 2017. A Riccione ha nuotato un bel 100, battendo gli altri tre della probabile staffetta veloce (Miressi, Vendrame e Condorelli)

VARIABILE CON AMPIE SCHIARITE: Ilaria Bianchi: E’ difficile capire con Ilaria Bianchi perchè c’è la volta che ha bisogno dello “scarico” come il pane e c’è la volta, invece, che potrebbe lavorare di potenziamento fino a un giorno prima della gara. A Riccione ha fatto incetta di secondi posti, trovando sempre qualcuna che la ha battuta per un soffio, ad Hangzhou rivuole la finale mondiale.

Martina Carraro: I tempi che fa segnare non le bastano per essere competitiva a livello mondiale ma intanto lei due titoli italiani li porta a casa e poi si vedrà.

Federico Burdisso: Non è nel suo habitat naturale ma sta crescendo anche in vasca corta e si sta applicando. Ha ribadito che nei 200 farfalla il più forte è lui.

Thomas Ceccon: Dà spettacolo sui 200 misti e fa ben sperare in vista della trasferta cinese, a patto che riesca a tenere duro e mantenere il picco di forma ancora per due settimane.

Matteo Ciampi: punto di forza indiscusso nella 4×200 le busca da Detti ma evidenzia un buono stato di forma arrivando secondo anche in un inusuale 1500 stile.

Santo Yukio Condorelli: Non è semplice essere catapultati in un mondo nuovo ed entrarne a far parte da osservato speciale. Per Hangzhou spera di poter essere utile alla causa, nel frattempo si prende il primo podio tricolore.

Nicolò Martinenghi: Forse non è tornato esattamente quello di prima dell’infortunio di un anno e due mesi fa, ma poco ci manca. E’ competitivo su tutte le distanze della rana e stavolta vuole prendersi quantomeno le finali.

Matteo Rivolta: Risorge nella vasca corta che ama tanto e fa vedere ottime cose soprattutto sui 100 farfalla. E’ in forma e si vede.

NUVOLOSO CON POSSIBILITA’ DI TEMPORALI: Erica Musso: la grande protagonista di Genova con un successo inatteso le ha schiuso le porte di Hangzhou. A Riccione quasi non si è vista, a causa della partenza falsa nei 400 stile.

Federica Pellegrini: E’ vero, non è stata bene e non ha mai avuto intenzioni di farli, i 200 stile a livello Mondiale, almeno nella prossima manifestazione. Rischia di andare ad Hangzhou per una sola gara, i 100 stile. Non sarà la sola.

Domenico Acerenza: Non è l’Acerenza spumeggiante della prima parte della scorsa stagione. non è protagonista nella gara prescelta a Riccione, i 400. L’impegno non manca mai ma i risultati iniziano a scarseggiare.

Piero Codia: il protagonista dell’exploit più incredibile della stagione sta facendo un po’ fatica in un ambiente che non ama particolarmente ma che lo scorso anno gli ha regalato l’argento europeo, la vasca corta. E’ diventato un “animale da gara” e dunque lasciamolo lavorare in attesa di un altro exploit

Filippo Megli: esce con le ossa rotte dal confronto con Detti (che è un fuoriclasse e lo ha dimostrato anche in condizioni estreme) però dall’estate scorsa ha cambiato marcia e c’è da sperare che reagisca quantomeno in prospettiva 4×200, una staffetta che può fare bene ad Hangzhou

Davide Nardini: aveva stupito in positivo a Genova, non si ripete a Riccione. E’ ai primi passi ad alti livelli e qualche alto e basso è comprensibile

Mattia Zuin: un altro figlioccio di Morini (che ultimamente non lo sta seguendo), che non lancia l’acuto a Riccione, accontentandosi di un anonimo 200. Deve crescere di tono per essere utile alla causa della staffetta.

PIOGGIA BATTENTE: Arianna Castiglioni: l’inverno è il periodo più difficile per la ranista lombarda che non ama la vasca corta, non fa niente per nasconderlo e poi ha avuto qualche disguido fisico che ne ha minato la condizione.

Carlotta Zofkova: anche per lei il rapporto con la vasca corta non è buono anche se fa segnare il personale nei 50 dorso ma siamo lontani dall’elite mondiale e non è qui, con tutte quelle virate, che può scatenare i suoi cavalli.

Alessandro Miressi: idem come sopra. Per uno lunghissimo è complicato distendersi in una vasca da 25 metri. La vasca corta non gli è amica ma proverà a farsela piacere.

Luca Pizzini: Tutto il gruppo Giunta è arrivato agli Asssoluti carico di lavoro ma il più pesante era proprio lui. Difficile pensare che in dieci giorni possa mettersi in moto ma non è escluso.

Matteo Restivo: Non è periodo di allenamenti pesanti per il futuro dottore che sta studiando duramente. Il bronzo di Glasgow non ha puntato sulla stagione invernale.

Simone Sabbioni: Vedi Pizzini. Ha avuto un problema serio ad un gomito durante lo stage a Livigno e non è ancora riuscito a trovare il bandolo della matassa pur avendo gareggiato tanto finora. In dieci giorni si può recuperare tutto e andarsela a giocare? Molto difficile.

Andrea Vergani: Anche per lui una stagione invernale fin qui da dimenticare. Non gradisce la vasca corta e si vede. Proverà a giocarsela ma è molto dura.





Foto: Lapresse

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