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Nuoto, Campionati Italiani Riccione 2018. Orsi e Scozzoli: i trentenni da corsa con vista podio mondiale
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Li vedi lì sul palco sorridenti, uno accanto all’altro e pensi a quanta sofferenza c’è dietro quel podio. Fabio Scozzoli e Marco Orsi si prendono la copertina della prima giornata degli Assoluti di Riccione e sembra quasi fatto apposta che uno abbia fatto segnare il secondo tempo al mondo nei 50 rana e l’altro il record italiano nei 100 misti a distanza di poche ore, quasi a marchiare il ritorno definitivo ad alti livelli dopo tanto tempo.
A dire il vero Fabio Scozzoli è tornato già da un po’ e sta vivendo una seconda giovinezza dopo aver trascorso quasi tre anni alla ricerca di se stesso, dopo l’infortunio grave al ginocchio e la rincorsa alla rinascita che è arrivata nella piscina di casa con l’allenatore di sempre, Cesare Casella.
Scozzoli adora la vasca corta, è il primo italiano ad avere vinto un oro mondiale in vasca da 35 metri ed è il campione europeo in carica nei 50 rana. Ad Hangzhou sarà una carta da medaglia per l’Italnuoto e oggi lo ha dimostrato scendendo sotto i 26” e facendo segnare il secondo miglior crono mondiale stagionale. Un lancio migliore di questo in vista dei Mondiali non poteva farlo. E dire che a fine gara non era troppo soddisfatto, il ranista romagnolo. Un paio di imprecisioni lo hanno infastidito perché avrebbe potuto e voluto fare meglio ma anche qui si vede il campione, sempre a caccia della perfezione e della prestazione da record. Ci riproverà oggi nei 100 e pure in Cina dove per batterlo serviranno prestazioni di altissimo livello, c’è da giurarlo.
Anche Marco Orsi, trent’anni proprio come Scozzoli (e come Federica Pellegrini), sembrava essersi perso. Da due anni non era più lui (con la sola parentesi del titolo europeo dei 100 misti a Copenhagen). Poco reattivo, quasi rassegnato ad uno stato di salute precario che lo infastidisce da prima di Rio, tutto scattato con la mononucleosi.
Da qualche settimana sembra esserne arrivato a capo, il velocista bolognese: la tiroide ballerina è rientrata nei parametri e lui vola letteralmente. Nel giro di poche ore si prende il titolo italiano dei 50 farfalla con il personale e stabilisce il nuovo record italiano, che è anche quinto crono al mondo stagionale, nei 100 misti che saranno la sua gara di punta ad Hangzhou. È il più in forma di tutti e non si nasconde: scatena i cavalli e macina bracciate e avversari.
L’unico cruccio di Orsi, al momento è l’incapacità di essere efficace come ai bei tempi nello stile libero ma tornerà il “bomber” che sta ritrovando lentamente le antiche sensazioni e, bisogna dirlo, è uno degli azzurri più amati dal pubblico a cui mancava il sorriso raggiante che lo ha accompagnato per tutta la giornata.