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Nuoto
Nuoto, Mondiali Hangzhou 2018: Detti a caccia della top3 nei 400 sl, Cusinato sfida Hosszu e Federica Pellegrini cerca la medaglia n.50
Il 2018 è ormai agli sgoccioli ma per i nuotatori c’è ancora una grande manifestazione da onorare: i Mondiali 2018 in vasca corta ad Hangzhou (Cina). Da domani, fino al 16 dicembre, sarà la piscina asiatica ad attrarre l’attenzione dei media e degli appassionati. Una competizione che per l’Italia, da un certo punto di vista, è di passaggio per la rassegna iridata 2019 in Corea del Sud (vasca lunga) perché il fine ultimo sono sempre i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Domani si comincia e spetterà a due delle punte più titolate iniziare il proprio percorso. Parliamo di Gabriele Detti e di Federica Pellegrini. Il livornese, reduce da un fastidioso problema alla spalla, è tornato abile e punta a fare bene nei 400 sl. Il sogno è chiaramente la medaglia anche se non sarà facile. La coppia russa composta da Aleksandr Krasnykh (3’36″64) e da Martin Malyutin (3’37″84) svetta nel ranking mondiale ed è chiaro che il toscano per centrare il bersaglio grosso dovrà migliorare il suo primato italiano di 3’37″22 siglato tre anni fa. Vero è che le assenze dell’australiano Mack Horton (campione olimpico a Rio 2016) e del cinese Sun Yang (campione mondiale a Budapest) favoriscono la conquista del podio.
Per quanto concerne Federica, le incognite non mancano. Si pensava che non avremmo potuto vederla nei 200 sl e invece sarà sul blocchetto di partenza, sognando di conquistare la medaglia n.50 a livello internazionale. Non vi saranno la svedese Sarah Sjoestroem e l’americana Katie Ledecky ma le rivali qualificate non mancheranno. La favorita è l’olandese Femke Heemskerk, detentrice del miglior crono dell’anno (1’51″91) mentre l’azzurra a Genova ha realizzato il 12° tempo di questa particolare graduatoria (1’54″30). E poi le cinesi Wang Jianjiahe (primatista del mondo dei 400 sl in vasca corta) e Yang Junxuan, oltre alla talentuosa australiana Ariarne Titmus, vanno a completare un parco atlete di primissimo valore. Non sarà semplice per l’azzurra.
Aspettative poi anche per quanto riguarda Ilaria Cusinato, Thomas Ceccon e la 4×100 sl maschile. La veneta allenata da Stefano Morini, dopo l’argento agli Europei di Glasgow su questa distanza, lancia il guanto di sfida alla lady di ferro Katinka Hosszu. La nostra portacolori dovrà guardarsi dalla magiara ma anche da altre atlete: la francese Fantine Lesaffre, capace di batterla al Tollcross International Swimming Centre, la spagnola Catalina Corro e le due giapponesi Miho Takahashi e Sakiko Shimizu.
Relativamente al classe 2001, giusto osservarlo con attenzione nei 200 misti. Il suo record italiano (1’53″26) può far sognare perché i margini di miglioramento ci sono. L’aspetto fondamentale per Thomas sarà quello di entrare in finale poi si vedrà. Sulla staffetta con Santo Condorelli protagonista, insieme ad Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri e all’esordiente Davide Nardini, si può sperare nella top3, partendo dal presupposto che Stati Uniti e Russia dovrebbero essere inavvicinabili mentre con Australia, Brasile e il resto delle squadre potrebbero essere alla portata degli azzurri. Vedremo
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Shutterstock.com