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Nuoto, Mondiali Hangzhou 2018: la grande chance di Margherita Panziera, il ritorno di Marco Orsi

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I Mondiali 2018 di nuoto in vasca corta ad Hangzhou (Cina) si proiettano alla terza giornata e nelle batterie, in casa Italia, le prospettive per ben figurare in questa rassegna iridata non mancano. Al momento le prestazioni sono state degne di nota e, un po’ come aveva profetizzato il DT Cesare Butini, il livello si sta dimostrando decisamente alto.

Guardando a quel che sarà, a suscitare l’attenzione degli appassionati nelle heat mattutine saranno Marco Orsi e Margherita Panziera, rispettivamente nei 100 misti maschili e nei 200 dorso donne. Il Bomber di Budrio, reduce dal primato italiano a Riccione (51″57), punta decisamente su questa distanza per far bene e conquistare, come obiettivo minimo, la finale. Ne ha facoltà l’emiliano che ha in questa piscina da 25 metri la propria casa. Lo avevamo lasciato a Copenhagen (Danimarca), dove seppe vincere un oro continentale che pochi si sarebbero aspettati. L’unica luce di un biennio nel quale i patimenti fisici sono stati diversi e anche dal punto di vista psicologico la fiducia era venuta un po’ a mancare. Ora, in Cina, Orsi ha l’occasione di risorgere dalle proprie ceneri ancora una volta, dando un segnale di discontinuità e dimostrare di essere all’altezza della situazione. I rivali sono tanti: i russi Kliment Kolesnikov e Sergei Fesikov e lo statunitense Michael Andrew. Non ci sarà il russo più dotato, ovvero Vladimir Morozov (primatista mondiale di questa distanza in 50″26). Il 26enne di Novosibirsk ha optato per i 50 stile libero dove è uno dei favoriti anche se forse avrebbe avuto maggiori certezze nei misti. Dunque l’azzurro cercherà di mettere sul tavolo le sue carte migliori e poi si vedrà che cosa verrà fuori.

Venendo alla veneta, i suoi 200 dorso sono una delle gare a più alta concentrazione di talento. Le australiane Emily Seebohm e Minna Atherton, la statunitense Kathleen Baker e l’ungherese Katinka Hosszu sono nuotatrici di grandissima qualità ed affrontarle è stimolante e preoccupante nello stesso tempo. Margherita nell’ultimo biennio, da par suo, è migliorata moltissimo e i passi avanti sono stati suggellati dall’oro continentale a Glasgow (Gran Bretagna). In vasca corta, a Riccione, si è regalata un tempo strepitoso, il quarto al mondo nel ranking stagionale, in un periodo di carico.

Quel 2’01″56 (primato italiano) è un punto di partenza che potrebbe lasciar presagire riscontri migliori. Servirà infatti essere più veloce se si vorrà essere della partita per le medaglie. La 23enne nativa di Montebelluna ha dimostrato carattere nelle sue ultime uscite, quello che in passato le era un po’ mancato. La prova di domani sarà un esame importante, in un contesto così altamente qualificato. Lei che ha sul dorso un leone dovrà mettere in acqua ferocia e voglia di vincere per centrare i suoi obiettivi.

 

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: OASport

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