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Nuoto, Mondiali Hangzhou 2018: Simona Quadarella luce d’ARGENTO negli 800 sl, Panziera e Codia fuori dal podio

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Terza giornata di finali e semifinali ad Hangzhou (Cina), sede dell’edizione 2018 dei Mondiali di nuoto in vasca corta. Un day-3 in cui le prestazioni degne di nota non sono mancate.

200 rana uomini (finale)

Pronti, via ed è subito record del mondo. La finale dei 200 rana uomini è territorio di conquista del russo Kirill Prigoda che, in 2’00″16, strappa al tedesco Marco Koch il precedente limite (2’00″44), laureandosi campione del mondo su questa distanza dopo il bronzo di Doha. Alle sue spalle il cinese Qin Haiyang (2’01″15, nuovo record asiatico) e proprio Koch (2’01″42), costretto ad inchinarsi.

100 stile libero donne (finale)

Sfida ad alta velocità nella vasca cinese tra le due orange Ranomi Kromowidjojo e Femke Heemskerk. Se lo aggiudica la più titolata tulipana con il crono di 51″14 (nuovo record dei campionati), facendo la differenza con i particolari tipici della vasca corta: partenza e virate. Heemskerk in seconda piazza (51″60) davanti alla statunitense Mallory Comerford (51″63, record americano).

100 misti uomini (semifinali)

Marco Orsi in grande spolvero nelle semifinali dei 100 misti. L’atleta nostrano, nell’alternarsi degli stili, si rende protagonista di una prova sensazionale, nuotata con facilità, e valsa il 51″42 (nuovo record italiano). Grande interprete della piscina da 25 metri, l’azzurro ha saputo mettere in acqua tutta la sua velocità, siglando il secondo tempo dei semifinali e rafforzando la propria candidatura per una medaglia. In vetta il favorito russo Kliment Kolesnikov (50″90, nuovo record mondiale juniores). Da tenere in considerazione lo statunitense Michael Andrew (51″44) terzo quest’oggi.

200 dorso donne (finale)

C’è un filo di delusione commentando questa gara. Margherita Panziera, attesa alla vigilia, non va oltre il quinto posto (2’02″50) in questo atto conclusivo dei 200 dorso. La veneta sapeva che per il podio avrebbe dovuto superarsi e migliorare il primato italiano di 2’01″56 stabilito a Riccione. Purtroppo la prestazione odierna è stata di quasi 1″ peggiore di quel riscontro ed è chiaro che in un contesto di così alto livello si è pagato il tutto a caro prezzo. Vince dunque la statunitense Lisa Bratton con il crono di 2’00″71, a precedere la connazionale Kathleen Baker (2’00″79) e l’australiana Emily Seebohm (2’01″37). Fuori dal podio in questa gara anche la magiara Katinka Hosszu (2’01″99, quarta).

50 stile libero uomini (semifinali)

Caeleb Dressel c’è e lo dimostra sempre. Lo statunitense conquista il miglior crono nelle semifinali dei 50 stile libero stampando il nuovo record americano di 20″51 precedendo il britannico Benjamin Proud (20″71) e il russo Vladimir Morozov (20″83), altro grande favorito della vigilia. Si prospetta una battaglia sul filo dei centesimi dove però la devastante potenza di Dressel potrebbe fare la differenza.

50 farfalla donne (semifinali)

Ranomi Kromowidjojo è scatenata e dopo il successo nei 100 sl fa vedere di essere ben presente anche nei 50 farfalla: 24″84 per l’olandese, eccezionale al via. Alle sue spalle l’australiana Holly Barratt (24″91) e l’americana Kelsi Dahlia (24″93, record americano). Solo le prime tre atlete hanno infranto la barriera dei 25″ e probabilmente saranno loro a giocarsi le medaglie domani.

100 farfalla uomini (finale)

Grandissima battaglia tra il sudafricano Chad Le Clos e l’americano Dressel: una sfida tra titani che ha sorriso al primatista del mondo con il crono di 48″50 contro il 48″71 dello statunitense. Una prova di forza di Chad, specie nelle prime due vasche, sfruttando in maniera eccezionale le subacquee e non dando modo al rivale di avvicinarsi. Terza posizione per il cinese Li Zhuhao (49″25) con il nuovo primato asiatico. Niente da fare invece per Piero Codia. Stavolta la corsia esterna non regala buone sensazioni al nostro portacolori e l’ottavo posto in 50″71 non è certo quello che si sarebbe aspettato in questa gara.

100 misti donne (semifinali)

La lady di ferro Hosszu nei 100 misti ritrova se stessa e in 57″69 si regala con margine la miglior prestazione. Alle sue spalle la giapponese Runa Imai (58″04) e la giamaicana Alia Atkinson (58″20), oro iridato nei 50 rana. Gara che domani dovrebbe essere territorio di conquista per l’ungherese mentre non vedremo Ilaria Cusinato. La veneta allenata da Stefano Morini non è certo una velocista e lo fa vedere ampiamente chiudendo comunque al di sotto dei 60″ (59″85, 13° tempo), attestandosi su questo standard.

50 dorso uomini (semifinali)

Ottima prova di Simone Sabbioni nella gara di pura velocità del dorso. Il romagnolo, dopo la cocente eliminazione nei 100 metri (primo degli esclusi), si è rifatto con gli interessi nuotando molto bene e ottenendo il sesto tempo in 23″10. Le chance di medaglia sono poche ma in un 50 metri tutto può succedere. In vetta il russo Evgeny Rylov, stilisticamente perfetto ed efficace in acqua (22″68) a precedere lo statunitense, campione olimpico dei 100 e 200 dorso Ryan Murphy. Terzo il padrone di casa Xu Jiayu (22″91).

800 stile libero donne (finale)

Arriva a conclusione di giornata la terza medaglia per l’Italia in questa rassegna iridata. E’ Simona Quadarella a conquistare l’argento con il crono di 8’08″03, polverizzando il proprio personale e andandosi a prendere un podio in una vasca non adatta alle sue caratteristiche di nuotata. L’azzurra ha saputo piegare al termine di un confronto molto serrato l’americana Leah Smith, terza al termine (8’08″75), dimostrando grande carattere. La vittoria è andata alla favorita Wang Jianjiahe che in 8’04″35 si è imposta, abilissima a sfruttare un avvio estremamente rapido e gestendo il proprio vantaggio.

4×50 mista mista (finale)

Nell’ultima finale di giornata arriva l’ennesimo trionfo degli Stati Uniti nelle gare a squadre. La 4×50 mista mixed degli States composta da Olivia Smoliga (25″85), Michael Andrew (25″75), Kelsi Dahlia (24″71) e da Caeleb Dressel (20″09) si impone con il nuovo primato del mondo di 1’36″40 a precedere l’Olanda (1’37″05) e la Russia (1’37″33). Quinta posizione (1’38″08) per l’Italia che con un ottima prova di Simone Sabbioni nella prima frazione a dorso (23″10) lancia Fabio Scozzoli a rana (25″47) per poi concludere con Elena Di Liddo (25″47) e Federica Pellegrini (24″04) a stile libero, dove purtroppo incide la poca velocità di base della veneta nella lotta per il podio.

 





 

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: OASport

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