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Nuoto
Nuoto, Mondiali Hangzhou 2018. IL PAGELLONE. Simona Quadarella: continuità a livelli stratosferici! Marco Orsi: record e speranze
SIMONA QUADARELLA 9: Per quelli che “… in Europa era facile…” eccola qua, Simona Quadarella in versione mondiale. E’ argento, è vero, ma dietro a quella che tutti consideravano fuori portata alla vigilia del Mondiale, la cinesina Wang che invece non dà un distacco così abissale all’italiana che si lascia alle spalle una finisseur come Leah Smith, andandola a battere proprio a casa sua, nello sprint. Quadarella, ormai, è un’atleta di spessore a livello mondiale, continua nei miglioramenti, impeccabile tatticamente e dalle prospettive difficilmente tracciabili. Un argento che vale tanto nel percorso della giovane romana che sta bruciando le tappe e può ancora migliorare tanto, soprattutto in vasca corta.
MARGHERITA PANZIERA 5: Si ferma sul più bello la rincorsa mondiale della dorsista veneta. Quella scesa in vasca oggi ad Hangzhou non era la migliore Panziera e bisognerà capire cosa non ha funzionato nella marcia di avvicinamento al Mondiale visto che due settimane fa, la leonessa del dorso migliorava il record italiano con un tempo molto vicino (ma non sufficiente) a quello che sarebbe servito per il podio oggi. Le è mancata la progressione, la brillantezza nella seconda parte di gara, il cambio di passo che fu micidiale a Glasgow. Era la prima finale Mondiale, può darsi che abbia pagato dazio anche all’emozione.
MARCO ORSI 8: I 100 misti sono sempre più la sua gara, la vasca corta lo esalta e lui è lì a giocarsela con i più forti. Si prende anche la soddisfazione di spolverare Michael Andrew in una semifinale condotta tutta in testa e di fissare a 51″42 il nuovo record italiano. Un crono che lascia ben sperare ma che potrebbe non essere sufficiente per un podio che mai come ora sarebbe il giusto risarcimento per due anni di sofferenza.
PIERO CODIA 5: Questa volta non c’è davvero alcun motivo per sorridere e dunque l’espressione corrucciata del farfallista friulano calza a pennello con una prestazione nettamente al di sotto delle aspettative. Perde da subito contatto con i primi e ci sta perché si viaggia a ritmo di record del mondo ma una volta fuori dalla lotta per il podio tira letteralmente i remi in barca e chiude ultimo con un crono deludente. Attende con ansia il ritorno in vasca lunga….
ELENA DI LIDDO 6.5: Una giornata in altalena. per la farfallista pugliese che prima si prende la semifinale dei 50 delfino e poi la finale della staffetta. Nel pomeriggio si migliora nella gara individuale ma non basta per agguantare la finale nella gara che meno ama e non azzecca il cambio nella staffetta mista mista, perdendo un’eternità nei confronti delle rivali dopo le prime due ottime frazioni al maschile.
FABIO SCOZZOLI 7: Il 25″47 lanciato gli serve quantomeno per chiudere la porta sul quarto posto dei 100 rana. Non basta per la medaglia ma lascia ben sperare in vista dei 50 e aiuta la staffetta ad ottenere il quinto posto mondiale.
SIMONE SABBIONI 7.5: Nuota quattro volte i 50 dorso e tiene sempre un livello di eccellenza, prendendosi la finale nella gara individuale e contribuendo al quinto posto in staffetta: 23″34, 23″18, 23″10, 23″10 i tempi del romagnolo che domani in finale dovrà cercare il tutto per tutto per portare a casa una medaglia molto difficile. Nel frattempo va a disputare la prima finale mondiale della carriera ed è già un buon risultato, viste le premesse.
FEDERICA PELLEGRINI 6: Puro divertimento e anche una prova non certo da buttare per la Divina che, all’indomani della delusione per la mancata finale dei 100, si lascia alle spalle qualche specialista dei 50 con un 24″04 lanciato.
ILARIA CUSINATO 7: I 100 misti non sono certo la sua gara ma lei coglie l’occasione per tirare giù 3 decimi al personale. Meglio al mattino che in semifinale dove fatica a reggere il ritmo delle regine della specialità. Resta comunque un doppio crono sotto al minuto, mai fatto prima di oggi.
ILARIA BIANCHI 5.5: I 50 per lei sono poco più che un allenamento e alla fine sfiora l’ingresso in semifinale che sarebbe stato il risultato massimo, soprattutto all’indomani di un doppio 200 dispendiosissimo.
LORENZO ZAZZERI 7: Non è la sua gara preferita, il 50 stile, entra in vasca con determinazione e al mattino si qualifica per la semifinale andando vicino al personale, che riesce a battere di un solo centesimo nel pomeriggio, pur senza centrare la finale. Attende con ansia i 100.
ANDREA VERGANI 5: Conferma la poca propensione alle gare in vasca corta con un 50 anonimo, lontano comunque dai suoi best stagionali. Non è questo il Vergani che eravamo abituati a vedere in estate ma per fortuna la stagione in vasca corta sta per finire.
LUCA PIZZINI 4.5: “Mai in partita” si dice quando un giocatore appare un corpo estraneo rispetto ai compagni di squadra. Lui in partita, nella batteria dei 200 rana, non ci entra proprio mai, a rimarcare una volta di più il suo scarso amore verso questo tipo di gare che non lo stimolano, perché troppa è la differenza dai più forti. Anche per lui è in arrivo il brindisi per la fine della stagione invernale.
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