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Olimpiadi Invernali 2026, l’allarme di Giovanni Malagò: “Sarà dura battere Stoccolma, hanno una lobby fortissima”
E’ corsa a due per l’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali 2026. Milano-Cortina ha ora un unico ostacolo rappresentato dalla capitale svedese Stoccolma dopo che Calgary ha detto “No“ attraverso un referendum cittadino che ha dato esito negativo.
E dunque la sfida tra la candidatura nostrana e quella scandinava animerà la scena e se, inizialmente, c’era ottimismo sulla situazione in Svezia non così favorevole ad ospitare i Giochi, anche dalle parti del Coni non tira una bella aria. Il riferimento è chiaramente al braccio di ferro circa la riforma-rivoluzione che coinvolge il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e il governo nostrano: “Non sono aggiornato sulla situazione politica in Svezia, ma se Stoccolma resterà della partita fino all’ultimo sarà estremamente complicato portare a casa il risultato. Noi possiamo godere di grande credibilità nel Cio con i nostri membri ma la lobby che può mettere in campo la Svezia è potentissima ed omogenea“, ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò.
Una frenata che si spiega anche per i problemi citati con l’asset politico italiano? Non resta che attendere gli sviluppi della vicenda perché in gioco c’è molto.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: OASport
ghost
19 Dicembre 2018 at 10:38
se fossi in Malagò, io userei un’eventuale squalifica del CIO (e relativa esclusione da ogni attività, inclusa la partecipazione a Tokyo 2020) come spauracchio per frenare le mire di lottizzazione dell’obbrobrio gialloverde che ci tocca sopportare al governo.
e se fossi nel CIO, escluderei già adesso inesorabilmente l’Italia dalla corsa ai Giochi 2026 come “avvertimento” (come hanno fatto con la Turchia di Erdogan -e non venitemi a dire che i loro problemi erano “tecnici” o economici).
qualcuno dovrà pur mettere un freno alla follie cui ci stanno sottoponendo (anche a costo di un prezzo pesante da pagare).