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Pagelle Inter-Napoli 1-0, Serie A: Martinez la decide al 91′! Nerazzurri in cielo, Icardi e Koulibaly al top

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L’Inter ha sconfitto il Napoli per 1-0 nel posticipo della 18^ giornata della Serie A. I nerazzurri si sono imposti grazie al gol di Lautaro Martinez al 91′. Di seguito le pagelle e i voti dei giocatori scesi in campo.

VIDEO HIGHLIGHTS DI INTER-NAPOLI 1-0: LA SINTESI DELLA PARTITA

PAGELLE INTER:

HANDANOVIC: 6. Il Napoli costruisce gioco ma non impensierisce concretamente il portiere nerazzurro che fa buona guardia su Insigne e Callejon e guida positivamente la propria retroguardia.

ASAMOAH: 7. Clamoroso salvataggio sulla riga al 90′ sul tiro di Zielinski. Soffre un po’ sulla fascia contro Callejon ma quando decide di cambiare ritmo si rende pericoloso alimentando la fase offensiva,

SKRINIAR e DE VRIJ: 6,5. La solidità regna sovrana nel cuore della difesa interista, i due centrali fermano l’incidere del Napoli e si distinguono per la loro concretezza.

D’AMBROSIO: 6. Bravo a limitare Zielinski e Mario Rui ma non brilla in fase di spinta, c’era bisogno del suo apporto.

BORJA VALERO: 5,5. Bravo a limitare gli avversari a centrocampo, poco propositivo però in fase di manovra e infatti nel corso della ripresa lascia spazio a Vecino.

(VECINO): S.V.

BROZOVIC: 6. Molto solido, deve tenere le fila dell’Inter, si fa apprezzare ma svolge comunque il compitino senza inventarsi il guizzo di cui c’era bisogno.

JOAO MARIO: 5. Poco concreto in mediana, ci si aspettava una bella partita dal portoghese che invece risulta un po’ fuori dallo schema tattico, salvo in occasione del velo che poteva portare al gol di Icardi sul finale di primo tempo.

(LAUTARO MARTINEZ): 7. La decide lui con un gol al 91′, si fa trovare pronto nel cuore dell’area di rigore e segna un gol fondamentale.

PERISIC: 6. Doveva svolgere meglio il ruolo di spalla di Icardi, manca la sua verve là davanti ed è poco incisivo in fase di manovra. Secondo tempo non all’altezza, esce al 73′ per Keita.

(KEITA): S.V.

ICARDI: 7. Il capitano è un ottimo terminale offensivo là davanti, tiene alta la squadra e sfiora il gol al 43′ quando Koulibaly si inventa un grande salvataggio. E quella traversa colpito su calcio d’inizio…

POLITANO: 5,5. Stenta ad abbassarsi, rimane spesso troppo alto, ha sì corso molto ma è stato troppo altalenante e poco incisivo.

 

PAGELLE NAPOLI:

MERET: 6. L’Inter è andata vicina al gol del vantaggio ma il portiere non è stato chiamato a interventi particolari. Nel finale nulla può sulla conclusione di Martinez.

CALLEJON: 6. Incontro di ordinaria amministrazione per il difensore, ci si poteva aspettare qualcosina in più in una partita così importante.

KOULIBALY: 7. Maestoso nel cuore della difesa, ha compiuto un paio di interventi che hanno impedito all’Inter di segnare, granitico al centro da vero fuoriclasse. Il rosso preso nel finale incide sulla sua valutazione complessiva.

ALBIOL: 6. Il compagno di reparto gli offre grande sicurezza, lui gli va dietro e svolge discretamente il compito che gli era stato assegnato.

MARIO RUI: 5,5. Poco incisivo sulla fascia, soffre l’attacco avversario.

HAMSIK: S.V. La sua partita dura appena 23 minuti, si deve fermare per un problema fisico: possibile stiramento.

(MAKSIMOVIC): 5. Non è un compito facile sostituire il capitano, soffre sulla fascia destra. .

ZIELINSKI: 6. Fatica a fare gioco nella zona di campo in cui era chiamato a fare la differenza, affonda raramente e si fa spesso anticipare dagli avversari. Con l’uscita di Hamsik diventa regista e si limita al compitino, senza strafare. All’89’ ha sui piedi il colpo del ko, tira a botta sicura ma Asamoah salva sulla riga!

RUIZ: 5. Non riesce a prendere la misura di questo incontro, si nasconde un po’ troppo e non dà manforte ai propri compagni.

MILIK: 5,5. Il polacco si spegne in una serata fondamentale per le sorti del Napoli, doveva tenere alta la squadra e cercare di impensierire Handanovic ma ha steccato.

(MERTENS): S.V.

INSIGNE: 5,5. Chiamato a una partita di sacrificio, deve tenere alta la squadra ma ha pochi palloni da giocare e non ha nelle corde l’invenzione dei giorni migliori.

 

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Foto: Gianfranco Carozza

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