Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Campionati Italiani 2018: Matteo Rizzo e Daniel Grassl, una sana competizione interna che può fare bene al vivaio azzurro
In occasione dei Campionati Italiani 2019 di pattinaggio artistico che andranno in scena questo fine settimana al Palaghiaccio di Trento assisteremo ad un confronto davvero interessante. Dopo un inizio di stagione a dir poco perfetto si sfideranno infatti per la prima volta dopo i Nazionali scorsi di Milano Matteo Rizzo e Daniel Grassl.
Entrambi gli atleti arrivano a Trento dopo gare incoraggianti e positive, in cui hanno dimostrato di poter essere competitivi e credibili a livello internazionale. I due inoltre condividono, con la giusta differenza, un prezioso risultato ottenuto in una tappa del Grand Prix. Daniel è arrivato infatti terzo nel circuito Junior nell’appuntamento di Bratislava, Matteo ha scritto una pagina indelebile di storia conquistando il gradino più basso del podio a Hiroshima in occasione dell’NHK Trophy.
Due grandi talenti, due caratteristiche completamente diverse. Se infatti l’atleta di Lorenzo Magri ha impressionato appassionati e addetti ai lavori per la straordinaria capacità tecnica e realizzativa di elementi molto difficili, completando fino a questo momento in gara il maggior numero di quadrupli lutz e rittberger tra tutti i concorrenti del ranking, l’allievo di Franca Bianconi, seppur con un parco tecnico più ristretto, ha stupito per la qualità degli elementi presentati, per la sua eleganza e per la maturità artistica raggiunta da due anni a questa parte, complice anche la grande esperienza accumulata. Ricordiamo infatti che il pattinatore delle Fiamme Azzurre ha già cinque Campionati Mondiali Junior alle spalle (proprio nell’ultima edizione ha conquistato una bellissima medaglia di bronzo) oltre che l’Olimpiade di PyeongChang 2018 e due Europei e Mondiali nella massima categoria. Dall’altra parte il sedicenne altoatesino ha compiuto e sta compiendo un percorso di gavetta molto importante, in cui nell’ultimo periodo ha conquistato la prima posizione in tre gare internazionali di livello come la Golden Bear 2018, l’Alpen Trophy 2018 e la Warsaw Cup, arrivando quinto all’ultima tappa del circuito ISU Challenger Series, la Golden Spin 2018, alle spalle di atleti di altissimo rango come Brown, Kolyada e Samarin.
A prescindere da come andrà a finire il primo round tra Rizzo e Grassl (il secondo sarà senza dubbio il Campionato Europeo di Minsk in Bielorussia) è quantomai doveroso sottolineare come il movimento italiano maschile stia attraversando un momento particolarmente felice. Pattinatori come Matteo e Daniel infatti non possono che fare da traino a tanti giovani che, guardando i successi, trovano in loro il punto di riferimento essenziale per proseguire un percorso difficile e pieno di difficoltà come l’alto livello maschile. La competizione deve però ovviamente fermarsi in pista. In casi come questi infatti (e in paesi con concorrenza interna stellare come la Russia lo sanno bene) è importantissimo non creare delle fazioni. Il pubblico deve ringraziare i rispettivi team per aver nel tempo coltivato due talenti come Rizzo e Grassl. Talenti che vanno preservati e sostenuti, a prescindere da stupide bandiere o colori. Perché lo sport deve unire e mai dividere. Che lo spettacolo abbia inizio.
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Foto: Valerio Origo