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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Coppa del Mondo Lillehammer 2018: trionfo a 17 anni per Lidiia Iakovleva! Maren Lundby seconda, 14° posto per Lara Malsiner

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Quello che succede sul Lysgårdsbakken (HS98) di Lillehammer ha quasi dell’incredibile a raccontarlo: il salto con gli sci femminile potrebbe aver trovato oggi un nuovo nome di cui parlare per molto tempo. La russa Lidiia Iakovleva, 17 anni compiuti ad agosto e alla sua quarta gara in Coppa del Mondo, riesce a mettere in fila tutte le atlete più quotate e a vincere per la prima volta nel circuito più ambito, dopo aver già mostrato molte buone cose in Continental Cup nel corso della stagione passata.

Alla Iakovleva non serve sfoderare salti lunghi per vincere: le bastano salti perfetti. Il primo è quello che le consegna subito la testa dopo la prima manche, in cui vola fino a 95 metri e fa 139 punti dalla stanga 15 (dopo che per molto tempo si è saltato dalla 16), trovando conforto anche dalla compensazione per il vento alle spalle. Il secondo le porta in dote in successo: 96 metri, 134.9 punti dalla stanga 14 (da cui saltano lei, Lundby e Seyfarth, le prime tre dopo la prima manche), totale di 273.4 e gioia infinita per lei e per tutto lo staff che la segue.

Maren Lundby non si può però dire insoddisfatta del secondo posto: la norvegese, pur chiudendo con 269 (101.5 metri e 138.6 punti nella prima manche, 88.5 e 103.4 nella seconda), è lei a prendersi il ruolo di leader di quella Coppa del Mondo che ha già conquistato nella stagione 2017-2018. Il suo risultato acquisisce ancora più importanza alla luce della squalifica per vestito irregolare della sua principale rivale, la plurititolata giapponese Sara Takanashi, intercettata con una faccia che definire arrabbiata è poco.

Il terzo posto se lo prende in rimonta la slovena Ema Klinec, al suo sesto podio in carriera in Coppa del Mondo e primo a Lillehammer: quinta dopo la prima run con un punteggio di 134.5 scaturito da un salto lungo 94.5 metri, la Klinec ha mischiato il suo buon secondo salto (98.5 metri, 131.4 il punteggio parziale, per un totale di 265.9) con il fatto che Juliane Seyfarth, la tedesca che per prima ha saltato dalla stanga 14 dopo che le altre qualificate per la seconda manche lo avevano fatto dalla 15, ha ceduto due posizioni: una a lei, l’altra alla connazionale Katharina Althaus (93 metri e 131.2 punti più 97.5 e 131, con 262.2 punti finali). Per la ventottenne nata a Eisenach, invece, i punteggi sono stati di 137.3 con il primo salto di 97.5 metri e di 119.5 con il secondo salto lungo 92 metri, per un complessivo 256.8.

Completano la top ten l’intramontabile austriaca Daniela Iraschko-Stolz, autrice di una bella rimonta dal dodicesimo posto (124.9 punti con i 93 metri del primo salto, 126.5 con i 94 del secondo, per 251.4 punti finali), l’altra slovena Nika Kriznar (salti da 94 e 92 metri per 132.5 e 118.5 punti, la cui somma fa 251), la giapponese Yuka Seto (129.7 e 121.2 per due salti da 96.5 e 93.5, il totale dei punti è 250.9), la norvegese Silje Opseth (92.5 e 93 metri le sue misure, 124.4 e 126.4 i suoi punteggi, 250.8 il computo complessivo) e l’austriaca Eva Pinkelnig (124 e 124.7 i punteggi derivati dai suoi salti lunghi 92.5 e 94.5 metri, per un totale di 248.7).

Buone notizie dai colori italiani: Lara Malsiner ed Elena Runggaldier si sono entrambe qualificate per la seconda manche. In particolare, la Malsiner è riuscita a issarsi fino al nono posto con un bel primo salto da 94.5 metri e 127.3 punti; il secondo le nasce male e la fa scendere, con 88 metri e 111.6 punti, fino al 14° posto con un totale di 240.9. Per la Rungalddier, invece, c’è la ventottesima posizione con 112.6 punti per il primo salto (86.5 metri) e 102 per il secondo (84 metri), per un totale di 214.6.

Nella prima manche le atlete sono partite dalla stanga 16, poi, a partire dal lungo (e pericoloso) salto di Anna Odine Stroem (Norvegia) da 100 metri, è stata decisa la discesa sulla stanga 15. Come già accennato, le ultime tre della seconda manche hanno preso il via dalla stanga 14 invece che dalla 15.





federico.rossini@oasport.it

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Credits: Danny Iacob / Shutterstock

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