Sci Alpino
Sci alpino, arrivano le grandi classiche! Bormio, Wengen e Kitzbuehel, Innerhofer e Paris pronti a colpire. Buzzi per emergere
La Coppa del Mondo maschile di sci alpino è tornata in Italia per chiudere il 2018. A Bormio sarà protagonista la velocità con una due giorni che vedrà in programma una discesa libera ed un supergigante. Sarà proprio la Stelvio ad aprire quella fase del calendario che più fa emozionare tutti gli appassionati del mondo del Circo Bianco. Infatti Bormio sarà la prima grande classica che gli uomini-jet andranno ad affrontare, per poi vivere a Gennaio altre due gare monumento come quella di Wengen e di Kitzbuhel.
Tre posti leggendari per la Coppa del Mondo, dove a vincere sono davvero solo i più forti. Un trittico che fa sognare anche gli azzurri, visto che sono tutte piste dove gli italiani possono recitare un ruolo da grandi protagonisti. A partire proprio dalla gara di domani a Bormio, Christof Innerhofer e Dominik Paris entrano in una fase della loro stagione davvero molto importante, perché le possibilità di fare molto bene sono davvero ampie ed entrambi puntano a centrare almeno un successo in queste tre classiche.
Sulla Stelvio i due uomini di punta del settore velocità hanno una bella tradizione, avendo vinto già in passato, l’ultima volta (Paris) proprio lo scorso anno. Dominik ha saputo vincere per due volte a Bormio ed ha fatto addirittura meglio sulla mitica Streif, centrando una tripletta leggendaria con due successi in discesa (2013 e 2017) ed uno in supergigante (2017). A Kitzbuehel Innerhofer non ha mai vinto, ma lo ha fatto sia sulla Stelvio sia in quel di Wengen, quando nel 2013 riuscì ad imporsi in discesa sull’austriaco Klaus Kroell. Il 2013 fu davvero un anno magico perché l’Italia si prese prima Wengen e poi Kitz e ripetere questa doppietta nel 2019 sarebbe davvero qualcosa di speciale.
A Bormio si rivedrà al cancelletto di partenza anche Peter Fill. La condizione non è ancora ottimale, ma il fisico sta reagendo bene e il veterano azzurro è in continuo recupero dai problemi avuti dopo la caduta di Beaver Creek. Il tifo di casa e una pista che lo ha comunque visto salire sul podio (secondo nel 2006) possono davvero aiutarlo a ritrovare quello smalto perso e soprattutto morale e condizione in vista delle altre classiche di gennaio dove l’altoatesino punta a tornare protagonista, visto che ha saputo vincere a Kitzbuehel e salire sul podio a Wengen.
Saranno anche tre gare molto importanti per Emanuele Buzzi. Il 24enne nativo di San Candido è certamente il miglior prospetto per l’Italia nella velocità ed è colui che avrà il compito di prendere l’eredità dei tre compagni di squadra sopra citati. Finora il rendimento in stagione è stato altalenante, con pochi acuti da parte dell’altoatesino, che spera di ottenere buoni piazzamenti nelle prossime gare. Proprio le tre classiche sono un banco di prova importante per Buzzi, tre esami per la definitiva maturazione di un ragazzo che possiede grande talento e che può davvero stupire.
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Foto: Cristiano Barni/Shutterstock