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Sci Alpino

Sci alpino, Christof Innerhofer: “Anno difficile, ma chiuso bene. Il podio di Are più importante degli ultimi tre”

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Christof Innerhofer ha chiuso il suo 2018 con il secondo posto nella discesa di Bormio. L’altoatesino ha parlato proprio delle due gare sulla Stelvio in un’intervista a Il Giornale, dove ha spiegato anche degli “aiuti” al suo compagno di squadra Dominik Paris: “E’ vero sono partito prima di lui sia in discesa sia in SuperG e per radio gli ho chiarito dei dubbi. Non lo farei per tutti, ma per Domme sì, perchè so che se capitasse il contrario lui farebbe lo stesso per me”. 

Innerhofer parla del suo rapporto con Paris, con anche qualche curiosità sul vivere insieme in ritiro: “Se è possibile preferiamo la singola, ma se capita come a Bormio non c’è problema a dormire assieme. Siamo molto diversi di carattere, ma siamo amici, se amicizia vuol dire onestà reciproca e sincerità. Parliamo soprattutto di cose tecniche e il confronto è sempre interessante”. 

Il velocista azzurro analizza il suo 2018: “Una gran ricchezza di esperienze. All’inizio è stato difficile, ma grazie a certe delusioni sono riuscito a chiuderlo bene. Quando hai una certa età, è importante reagire, imparare dagli errori, migliorare, trasformare le cose negative in positive. E’ stato un anno a due facce, la prima delusa e pensierosa, la seconda sorridente e felice”.

Quel podio di Are che ha un certo valore per Innerhofer: “E’ stato fondamentale per lavorare con tranquillità. Senza quel podio alle finali, la mia estate sarebbe stata lunga il doppio, piena di pensieri e dubbi. Credo che quel podio in SuperG ad Are sia stato più importante dei tre di questo inizio di stagione”.

Ad Are ci saranno i Mondiali il prossimo Febbraio: “Non ci penso, prima ci sono ancora tante gare importanti e cercherò di andare forte. Una stagione non è solo Mondiali, ma ovviamente ci vorrei arrivare con la condizione giusta, con pensieri e idee chiare. In Svezia troveremo una neve diversa da quella di Bormio e delle Alpi, sarà un po’ come lo scorso febbraio in Corea, dove purtroppo non sono riuscito ad adattarmi come avrei dovuto al cambiamento di situazione. Spero che la lezione sia servita”

 

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Foto: Cristiano Barni/Shutterstock

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