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Sci Alpino

Sci alpino, Coppa del Mondo 2018-2019: Innerhofer bello a metà, Paris delude, De Aliprandini si salva con la seconda manche

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Si concluderà domani con il gigante parallelo la lunga quattro giorni della Coppa del Mondo maschile di sci alpino tra Val Gardena ed Alta Badia. Dalla Saslong alla Gran Risa lo spettacolo non è assolutamente mancato, grazie soprattutto alla bellezza di due piste che sono davvero uniche nel Circo Bianco. L’aria di casa ha fatto bene solo un po’ agli sciatori azzurri, ma comunque i tifosi italiani hanno potuto festeggiare almeno un podio, quello di Christof Innerhofer in supergigante. 

Un secondo posto importante quello dell’altoatesino, che ha interrotto la maledizione della Saslong per l’Italia. Infatti era dal 2014 che un italiano non riusciva a salire sul podio in Val Gardena. Una bellissima gara quella di Innerhofer, che ha davvero interpretato al meglio il tracciato gardenese, venendo battuto solamente dal norvegese Aksel Lund Svindal. Il 33enne di Brunico ha sicuramente impressionato per i progressi fatti nelle parti di pura scorrevolezza, come dimostra l’altro podio stagionale a Lake Louise.

Ci si aspettava una riconferma immediata il giorno dopo in discesa ed invece Innerhofer ha deluso assolutamente con una prestazione veramente molto negativa fin da quel primo tratto di scorrevolezza che il giorno prima aveva interpretato al meglio. Una prova deludente, condita da tante sbavature poi anche sul Ciaslat e sulle Gobbe del Cammello, che lo ha portato a chiudere solamente al diciottesimo posto a quasi un secondo dal podio.

Due giorni in Val Gardena da cancellare assolutamente per Dominik Paris. Era l’uomo più atteso tra gli azzurri ed invece l’altoatesino ha steccato completamente sulla Saslong. Prima l’uscita nel Super G e poi il diciassettesimo posto nella discesa del giorno dopo. Due prestazioni incolore per un Paris che ha fatto molta fatica fin dalle prime porte, per poi proseguire lungo tutto il tracciato. Dopo la pausa natalizia arriva Bormio, pista amata da Dominik ed il riscatto deve assolutamente essere obbligatorio.

Dopo la prima manche del gigante dell’Alta Badia il commento sulla prestazione degli azzurri era solo uno: un autentico disastro. Una debacle incredibile con gli italiani lontanissimi dalle posizioni che contavano e con distacchi da Hirscher ai limiti dell’imbarazzante. Poi come spesso accade ecco che nella seconda la musica cambia e questa volta il protagonista è stato Luca De Aliprandini, capace di rimontare 21 posizioni e di chiude alla fine in maniera dignitosa al settimo posto, realizzando il miglior tempo di manche, battendo anche Hirscher di 24 centesimi.

Il problema, però, è sempre lo stesso ed è la continuità da parte degli azzurri, che non riescono a mettere mai insieme due manche di un certo livello. Riccardo Tonetti ha avuto un passaggio a vuoto dopo due buone gare, Luca De Aliprandini si è salvato, mentre resta comunque l’assoluto vuoto da parte degli altri. A Manfred Moelgg è difficile chiedere ancora qualcosa, ma il resto della squadra azzurra vive praticamente da comparse, lontanissimi anche solo dal centrare la qualificazione alla seconda manche. Un settimo posto non può nascondere la grande crisi del gigante azzurro.

 

 





 

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Foto: Cristiano Barni/Shutterstock.com

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