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Sci alpino, Gigante Semmering 2018: Mikaela Shiffrin vuole chiudere l’anno in bellezza, Brignone e le altre non ci stanno

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Smaltiti pranzi e cenoni natalizi, la Coppa del Mondo di sci alpino 2018/19 torna in scena, in vista della due-giorni di Semmering (che si alterna anno per anno con Lienz), che andrà a chiudere il 2018 del Circo Bianco al femminile. Sulle nevi austriache, infatti, sono in programma un gigante ed uno slalom che, almeno sulla carta, potrebbero regalare altri punti pesanti per Mikaela Shiffrin (che concluse una splendida doppietta due anni fa) per chiudere in larghissimo anticipo i discorsi in ottica titolo iridato.

La statunitense, infatti, vanta già 501 punti (no, non è un refuso) di vantaggio sulla sua più immediata inseguitrice in classifica, la slovacca Petra Vlhova, e proverà a sfruttare queste due prove di fine 2018 per mettere già in ghiaccio il discorso riguardante la Sfera di Cristallo. La nativa di Vail, a quel punto, potrebbe iniziare a concentrarsi sui Mondiali di Are di febbraio, centellinando sforzi e partecipazioni, in un calendario fitto. Dopo un inizio “normale” nel gigante, Shiffrin ha saputo piazzare la vittoria a Courchevel, togliendo definitivamente il sorriso alle rivali che, ormai, si ritrovano questa fuoriclasse pronta a vincere in ogni gara e quasi in tutte le discipline.

Sarà così anche nel gigante di Semmering. Le avversarie lo sanno e sono ampiamente avvertite. Al comando della classifica di disciplina, ad ogni modo. rimane la nostra Federica Brignone che sfrutta il secondo posto di Soelden e la vittoria di Killington. La campionessa classe 1990 vuole nuovamente tornare a vincere nella disciplina che più ama ma, anche in questa occasione, le avversarie sono tante ed agguerrite. Su tutte, ovviamente, Tessa Worley e Raghild Mowinckel, senza dimenticare Viktoria Rebensburg, apparsa in netta ripresa a Courchevel, Stephanie Brunner, Anna Veith e Wendy Holdener.

Per quanto riguarda le altre azzurre, invece, urge una scossa. Alle spalle di Brignone, infatti, mancano ulteriori certezze. È chiamata alla risposta importante, per esempio, Marta Bassino, dalla quale l’Italia attende sempre il salto di qualità definitivo ma che, per un motivo o per un altro, non si è ancora realizzato. Le gigantiste, nel loro complesso, sono alla caccia di una “zampata” per rimettersi in carreggiata. Irene Curtoni e Francesca Marsaglia vogliono stabilirsi nelle posizioni che contano, mentre le giovani, da Nicol Delago a Karoline Pichler, avrebbero bisogno di qualificarsi nelle 30 con frequenza, per poter fare esperienza e dimostrare il loro valore.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Federica Brignone PHOTOMDP / Shutterstock.com

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