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Sci alpino, i precedenti dell’Italia in Val Gardena. Dal primo successo di Thoeni, alle 4 vittorie di Ghedina, fino all’ultimo podio di Paris

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La Coppa del Mondo di sci alpino è pronta a fare tappa in Val Gardena sulla Saslong per una discesa libera ed un supergigante. La celebre pista altoatesina scende dai piedi del Sassolungo dalla località Ciampinoi e scende fino al paese di Santa Cristina Valgardena. Negli anni è divenuta una tappa imprescindibile del calendario per il Circo Bianco dopo la prima apparizione nel 1969, con una discesa libera vinta dallo svizzero Jean Daniel Dätwyler davanti al francese Henri Duvillard ed all’austriaco Rudi Säller.

Il primo italiano a salire sul podio in Val Gardena fu Gustav Thoeni nella Coppa del Mondo 1972. In quella occasione si corse un gigante, e la vittoria andò allo svizzero Edmund Bruggman che chiuse davanti all’austriaco Reinhard Tritscher. Nel 1975 Thoeni fece ancora meglio, andando a vincere il parallelo davanti a Sua Maestà Ingemar Stenmark e allo svizzero Walter Tresch.


Per vedere un altro italiano sul podio della Saslong bisogna attendere la fine degli anni ’70 con Herbert Plank. Nel 1977 chiuse la discesa libera in seconda posizione alle spalle dell’austriaco Franz Klammer e davanti al norvegese Erik Hàker. Un anno dopo Plank vinse la gara, davanti ai due austriaci Peter Wirnsberger ed al solito Franz Klammer. Negli anni ’80 poche soddisfazioni per i nostri colori con Michael “Much” Mair secondo nella discesa del 1987 alle spalle del canadese Rob Boyd e davanti al tedesco Markus Wasmeier.

Si arriva, quindi, alla Era Ghedina”. Il discesista di Cortina d’Ampezzo, infatti, ha scritto numerose pagine di storia dello sci alpino sulla pista della Val Gardena. Nel 1990, a soli 21 anni, l’ampezzano chiuse al terzo posto la discesa alle spalle dei due elvetici Pirmin Zurbriggen e Franz Heinzer. Per vedere, però, la prima vittoria di Ghedina bisogna attendere la Coppa del Mondo 1997 con il successo sul francese Luc Alphand e l’austriaco Josef Strobl. Passano due anni ed arriva un altro trionfo per Ghedina che nel 1999 centrò il gradino più alto del podio davanti al norvegese Lasse Kjus e l’austriaco Werner Franz. In quella stagione si corse una discesa anche il giorno successivo, con “Il Ghedo” in grado di centrare la piazza d’onore alle spalle dell’austriaco Andreas Schifferer e davanti a Hermann Maier. Il dominio di Ghedina proseguì anche nel 2000, con l’ennesima sinfonia davanti a Josef Strobl ed al canadese Ed Podivinsky. A 33 anni l’ampezzano, nel 2002, fu in grado di vincere ancora, precedendo Lasse Kjus e il nostro Kurt Salzenbacher

Dopo gli straordinari risultati di Ghedina bisogna attendere il 2009 in supergigante per vedere un altro azzurro vincere sulla Saslong. Toccò a Werner Heel salire sul gradino più alto del podio, precedendo lo svizzero Didier Defago e lo svedese Patrick Jaerbyn. Un anno dopo, sempre in SuperG, fu Patrick Staudacher a salire sul podio, in terza posizione, alle spalle di Aksel Lund Svindal e lo svizzero Carlo Janka. Nel 2013 ancora Werner Heel centrò il podio, sempre in supergigante, accompagnato da Matteo Marsaglia, chiudendo alle spalle del vincitore Svindal.  Gli ultimi sorrisi per l’Italia sono datati 2015 con due podi per Dominik Paris. Il primo in supergigante, secondo, dietro a Kjetil Jansrud, ma davanti all’austriaco Hannes Reichelt, il secondo in discesa libera, alle spalle dello statunitense Steven Nyman e di Jansrud.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: dominik paris sci alpino cristiano barni Shutterstock.com

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