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Sci alpino, Pagelle SuperG Val Gardena: Innerhofer inizia una nuova carriera. Svindal implacabile. Fill, meglio fermarsi?

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L’Italia è tornata dopo quattro anni sul podio in Val Gardena grazie al fantastico secondo posto in superG di Christof Innerhofer, beffato solo dal fuoriclasse norvegese Aksel Lund Svindal. Andiamo a scoprire le pagelle della gara.

PAGELLE SUPERG VAL GARDENA 

Christof Innerhofer, 9,5: non si vedeva a questi livelli da diverse stagioni. Attacca senza paura, la sua sciata è fluida, dinamica, propositiva. Ha finalmente risolto i problemi di scorrevolezza che ne hanno sovente zavorrato il rendimento. A 34 anni potrebbe iniziare una nuova carriera per l’azzurro, un po’ sulla stregua di quanto accaduto a Peter Fill, che ha ottenuto i risultati migliori proprio fra le 33 e le 35 primavere. Innerhofer, flagellato per anni da problemi alla schiena, ora sta finalmente bene ed i risultati si vedono. Ha già ottenuto due podi su piste tradizionalmente poco amate come quelle di Lake Placid e della Val Gardena. Viene già l’acquolina in bocca pensando alle grandi classiche di Bormio, Wengen e Kitzbuehel…

Aksel Lund Svindal, 10: firma la vittoria n.36 in Coppa del Mondo e strozza in gola l’urlo di gioia dell’Italia. Scia per quasi tutta la gara alla pari di Innerhofer, poi guadagna quei 15 centesimi determinanti nel corso dell’ultimo intermedio dove fa valere tutta la sua potenza. A 36 anni e nonostante i tanti acciacchi, il norvegese non vuole saperne di mollare la presa.

Kjetil Jansrud, 8: non vive la sua giornata migliore, commette qualche sbavatura di troppo, eppure resta comunque sul podio. In superG il norvegese è una vera e propria macchina. Si giocherà con Svindal la sfera di cristallo di specialità.

Johan Clarey, 8,5: prestazione eccezionale per il francese, quarto con il pettorale n.50. Certo, la migliore visibilità ha agevolato il transalpino, bravo comunque a sfruttare l’occasione e ad agguantare un risultato insperato.

Aleksander Aamodt Kilde, 7: altra gara di spessore, chiusa nella top5. La sensazione è che gli manchi davvero poco per raggiungere il livello di Svindal e Jansrud.

Josef Ferstl, 7: il tedesco è molto bravo tecnicamente ed oggi ha ben figurato anche su un tracciato molto filante. Un sesto posto soddisfacente.

Adrian Smiseth Sejersted, 8: ottavo a 87 centesimi dal capitano Svindal. Scia veramente bene, possiede dei piedi d’oro. Nuovo potenziale fuoriclasse norvegese in rampa di lancio.

Svizzera, 4: giornata storta per lo squadrone elvetico. Nessuno sciatore rossocrociato nella top10, il migliore è stato l’ex-leader della classifica di specialità Mauro Caviezel, 11° a 1″05.

Dominik Paris, 5: esce per un salto di porta quando stava disputando una gara almeno da prime 10 posizioni. Dovrà riscattarsi sabato in discesa.

Christoph Krenn, 6,5: 13° con il pettorale n.29. Il classe 1994 austriaco ha lasciato intravedere un buon potenziale.

Emanuele Buzzi, 6: il ragazzo c’è e può migliorare. Oggi il 22° posto va bene, serve qualcosa in più per iniziare a dare l’assalto con continuità alla top15.

Mattia Casse, 6: un 27° posto con qualche punticino che fa morale dopo i tanti infortuni delle ultime stagioni.

Matteo Marsaglia, 5,5: non riesce ad entrare in zona punti, ma la pista ed il tracciato poco gli si addicono.

Peter Fill, non giudicabile: non sta bene e si vede. In queste condizioni forse è meglio fermarsi per poter tornare con calma al 100%.





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Foto: Cristiano Barni Shutterstock.com

 

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