Sci alpino, Peter Fill perseguitato dalla sfortuna: una serie infinita di infortuni e la stagione che non vuole partire

La stagione di Peter Fill si sta rivelando un vero e proprio incubo. L’altoatesino, infatti, ha dovuto rinunciare a disputare le attesissime gare di Bormio a causa di un nuovo problema alla schiena che si è procurato durante un allenamento alla vigilia di Natale, la sorte ha voluto che quello stiramento fosse proprio sul lato destro che non ha ancora smaltito l’ematoma procurato dopo la caduta di Beaver Creek. Sulla Stelvio non vedremo all’opera il 36enne che non è ancora riuscito a gareggiare con una certa continuità in questi primi due mesi di Coppa del Mondo: a Lake Louise un 23esimo posto in discesa e un superG non terminato, a Beaver Creek la caduta già citata, in Val Gardena un anonimo 39esimo posto in superG e la rinuncia alla discesa, poi il semaforo rosso anche in vista dell’appuntamento in Valtellina.

Il vincitore di due Coppe del Mondo di discesa sperava di essere competitivo in questa stagione post-olimpica dopo che aveva rinunciato alla trasferta estiva in Sudamerica per curarsi nel migliore dei modi ma la sfortuna sembra averlo messo nel mirino negli ultimi mesi, gli infortuni purtroppo si susseguono e non lasciano il minimo respiro al nostro portacolori. Ora Peter Fill si sottoporrà alle classiche terapie per cercare di recuperare e per provare a tornare al cancelletto di partenza nel più breve tempo possibile, una missione che non sembra facile nemmeno per un fuoriclasse del suo calibro: rialzarsi da un momento così complicato richiede sempre tanti sforzi e una buona dose di volontà, qualità che comunque non gli mancano.

La speranza è quella di poterlo ammirare in gara nelle grandi classiche di gennaio, proprio lui che a Kitzbuehel ha vinto nel 2016 non vorrà saltare l’appuntamento con la mitica discesa in terra austriaca anticipata dalle gare di Wengen e seguita da quelle di Garmisch. E se ai Mondiali di Are riuscisse a fare saltare il banco cogliendo tutti di sorpresa?

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Foto: cristiano barni / Shutterstock.com