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Sci di fondo, Coppa del Mondo 2019: l’Italia conferma il tallone d’Achille delle prove distance in tecnica libera

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Certo una sola gara fornisce un dato che non può far statistica, ma anche in questa stagione di Coppa del Mondo di sci di fondo il trend nelle distance in tecnica libera non pare essersi invertito per l’Italia: quanto visto nel Lillehammer Triple non fa dormire sonni tranquilli agli azzurri.

Certo, potrebbero essere tante le attenuanti: siamo ad inizio stagione e la 15 km norvegese assegnava punti dimezzati, essendo tappa di un minitour, ma quel che è parso di vedere sabato scorso è mancanza di competitività in questo tipo di gare, soprattutto se con partenze ad intervalli.

Francesco De Fabiani ha chiuso appena dentro la zona punti e forse neppure in questa stagione assisteremo al tanto sperato salto di qualità nella tecnica libera in modo da essere competitivo su tutti i fronti, dato che continuano ad arrivare buoni risultati nelle gare in classica.

Federico Pellegrino ha sofferto tantissimo, finendo lontanissimo, mentre Giandomenico Salvadori in questa stagione fatica ad entrare nella zona punti. Davvero brutti anche i piazzamenti di Dietmar Noeckler e Maicol Rastelli, lontani fin da subito ed incapaci di poter aspirare ad un piazzamento almeno a ridosso dei trenta.

Sabato a Beitostolen, sempre in Norvegia, sono attesi da una 30 km Francesco De Fabiani, Dietmar Noeckler, Maicol Rastelli, Giandomenico Salvadori, Mirco Bertolina e Stefano Gardener, che dovranno dare risposte convincenti: vedremo chi saranno i due che il giorno seguente avranno il compito di disputare le due frazioni in tecnica libera nella staffetta.





roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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