Sci Alpino
SuperG Bormio 2018, TURBO Paris! Vittoria capolavoro, Mayer beffato con un finale da fenomeno
Sa solo vincere, è un fenomeno indiscutibile, è il Kaiser indiscusso della Stelvio, è il padrone totale della magica pista in Valtellina: Dominik Paris confeziona una doppietta d’antologia nel giro di 24 ore e scrive una pagina stupenda della storia dello sci italiano. Dopo aver trionfato nella discesa di ieri, l’azzurro si è superato e ha vinto anche il SuperG di Bormio valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino: l’ultima gara dell’anno solare porta la firma del nostro portacolori che si impone in due prove consecutive su uno dei tracciati più affascinanti dell’intero Circo Bianco. Il 29enne sale sul gradino più alto del podio per la quarta volta in questa località (tre in discesa a cui si aggiunge l’affermazione odierna): si tratta di un record assoluto a queste latitudini, battuto il primato dell’austriaco Michael Walchhofer che si era fermato a tre gioie tra il 2006 e il 2010.
Il nativo di Merano, all’undicesima vittoria in carriera (agguantato Giorgio Rocca nell’albo d’oro italiano, a -2 da Kristian Ghedina) e alla seconda in questa specialità dopo Kitzbuehel 2015, è semplicemente stato perfetto: sceso col pettorale numero 16 ha sbaragliato l’intera concorrenza con una prova fuori dal comune, fino al penultimo intermedio ha fatto gara alla pari con Meyer che in quel momento si trovava al comando e nell’ultimo tratto ha sfoderato tutta la sua potenza, sprigionando tutta la sua proverbiale velocità che gli ha permesso di recuperare 34 centesimi sull’austriaco e di esultare con appena 0.01 di vantaggio sul rivale che stava già pregustando la festa. Un italiano non saliva sul podio in superG a Bormio dalle Finali del 1995 (Runggaldier e Perathoner finirono alle spalle dell’austriaco Kroell), solo Walchhofer aveva vinto due gare consecutive sulla Stelvio (le due discese del 28-29 dicembre 2006).
Secondo posto dunque per l’austriaco Matthias Mayer attardato appunto di un centesimo da Paris, terza piazza per il norvegese Aleksander Kilde (a 0.46) che riscatta la deludente discesa di ieri e riesce a beffare l’austriaco Vincent Kriechmayr per appena quattro centesimi. Quinto posto per l’altro austriaco Max Franz (a otto decimi), sesto lo svizzero Beat Feuz (a 0.86) che scivola un po’ indietro rispetto al terzo gradino del podio di ieri. Christof Innerhofer ha avuto la sfortuna di dover scendere con il pettorale numero uno: si è agganciato con un braccio ad una porta nella parte alta perdendo così la possibilità di ottenere un risultato di lusso dopo il secondo posto di ieri, poi nel finale è uscito dal tracciato e non ha terminato la prova.
Lo svizzero Marco Odermatt si è inserito in ottava piazza col pettorale 34 (a 1.18). Delusione per il norvegese Aksel Lund Svindal, sceso col pettorale rosso di leader della classifica di specialità ma incapace di andare oltre un insoddisfacente 17° posto (a 1.79) appena davanti all’austriaco Hannes Reichelt mentre l’altro norvegese Jansrud non ha terminato la gara. Il norvegese Stian Saugestad, sceso col 25, è incappato in una brutta caduta e la corsa è stata interrotta. Gli altri italiani: Emanuele Buzzi 25esimo a 2.36, Mattia Casse 27esimo a 2.46, Matteo Marsaglia 40esimo a 3.20, Alexander Praest 45esimo a 3.87, Federico Paini 50esimo a 4.20, Davide Cazzaniga 52esimo a 4.53.
Dominik Paris sale al quinto posto della classifica generale con 366 punti: in testa, neanche a dirlo, c’è l’austriaco Marcel Hirscher con 620. Per quanto riguarda la graduatoria di specialità, Svindal conserva il comando con 221, mentre l’azzurro è ottavo a 170, dunque non così distante dalla vetta.
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Foto: Lapresse
Luca46
29 Dicembre 2018 at 16:33
Questo ragazzo è una bestia. Se è in forma nelle discese sui 2 minuti di gara è pressochè imbattibile. Non capisco però perchè con la potenza fisica che ha non riesca ad essere più continuo. Secondo me potrebbe entrare nei 30 anche in slalom e gigante se si cimentasse. Se avesse la testa di una Shiffrin potrebbe giocarsi la coppa del mondo a mio parere, non gli manca ne fisico ne tecnica.
Secondo me ottiene risultati al di sotto delle sue potenzialità. Anche perchè in discesa non ha vinto solo a Bormio o Kitzbuhel. Questo senza nulla togliere a quanto fatto che è già straordinario.