MotoGP

Valentino Rossi a caccia di un nuovo record nel 2019: nessuno ha mai vinto una gara di MotoGP a 40 anni!

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“Valentino Rossi è finito e Valentino Rossi è bollito”: le argomentazioni sul centauro di Tavullia sono un po’ queste. Lui le avrà lette tante di quelle volte da riderci e scherzarci sopra però di fatto all’alba dei 40 anni qualcuno ha qualche convinzione in più sul ritenere il “Dottore” pensionabile. La stagione corrente senza vittorie, non essendo mai stato davvero in lizza per il titolo iridato in MotoGP, dà manforte agli oppositori del Rossi agonista. Tuttavia il buon Valentino va avanti per la sua strada, allungando la striscia di partecipazioni nel Motomondiale iniziata nel 1996, quando ancora ci trovavamo nel 20° secolo e quando Eros Ramazzotti cantava “Più bella cosa” oppure quando le “meteore” Fool’s Garden furono interpreti del pezzo “Lemon tree“.

Ebbene sì, ne è passata di acqua sotto i ponti però il 46, incurante di dicerie e allusioni più o meno sgradevoli, prosegue con il proprio lavoro, cercando di trovare delle soluzioni all’enigma Yamaha in vista dell’anno prossimo. In prospettiva i record che Rossi può fare suoi sono diversi e sono strettamente legati alla propria longevità agonistica. Di fatto, nella storia, nessun pilota ha mai vinto a 40 anni e questo potrebbe verificarsi proprio nel caso in cui il nostro portacolori vincesse un GP. Al momento il record è detenuto proprio da lui (38 anni e 128 giorni).

Un primato che il pilota italiano realizzò nello scenario più adatto per entrare nella storia: ad Assen nell’Università del Motociclismo. Nel 2017 infatti, in quella pazza gara che Valentino seppe vincere davanti all’amico/rivale Danilo Petrucci, i dati da aggiornare furono diversi: il record di longevità legato alla distanza tra l’ultimo e il primo successo in carriera (20 anni e 313 giorni), quello del pilota più anziano a vincere una gara di classe regina (facendo meglio di Nello Pagani che a 37 anni e 328 giorni vinse il GP Nazioni 1949 della 500cc con la Gilera) e quello più datato ad imporsi in MotoGP (era stato l’australiano Troy Bayliss nella non troppo fortunata per Valentino Valencia nel 2006 a vincere sulla Ducati a 37 anni e 213 giorni).

Il Mondiale dunque si riaprirà con quest’altro target da tenere bene a mente, in barba ai rottamatori 2.0 e ai detrattori di una vita a cui, forse, Valentino un po’ mancherà quando deciderà di dire basta, venendo meno quella rivalità che per anni ha rappresentato l’antagonismo per eccellenza tra chi venerava il campione e chi lo osteggiava con cognizione di causa. Le quaranta primavere sono a un passo e nuovi traguardi attendono il 46. Non resta che aspettare, a questo punto, l’esito della pista.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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