Artistica
VIDEO Asia D’Amato, ginnastica artistica: “Il mio 2018, il sogno medaglia ai Mondiali, le Olimpiadi 2020, la mia gemella e le mie novità”
BRESCIA – OA Sport ha fatto visita all’Accademia Internazionale di Brescia, il cuore nevralgico della ginnastica artistica italiana dove si allenano anche le grandi promesse della classe 2003. Tra loro Asia D’Amato, 15enne da Genova che quest’anno ha vinto l’oro al volteggio agli Europei juniores dove è stata una pedina fondamentale della squadra capace di vincere la medaglia d’oro. Abbiamo intervistato uno dei nostri grandi talenti in erba pronta al passaggio tra le grandi e con il mirino già puntato verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Com’è andato il tuo 2018, che risultati hai ottenuti e come ti sei trovata con le tue compagne quando avete vinto gli Europei juniores 2018?
Con le mie compagne mi sono trovata bene, perché ci siamo aiutate a vicenda e siamo riuscite ad avere il primo posto che era il nostro sogno. Ho partecipato alla finale al volteggio dove sono arrivata prima, anche lì ero un po’ agitata perché l’anno primo aveva sbagliato agli EYOF.
Su cosa stai lavorando al momento per migliorare ulteriormente in vista del passaggio tra le seniores?
Dal prossimo anno cercherò di migliorare il secondo salto al volteggio. Sto cercando di migliorare in tutti gli attrezzi, specialmente alla trave dove come squadra eravamo indietro rispetto alle altre Nazioni, sto cercando di mettere nuovi elementi: alle parallele sto inserendo Shapo mezzo, a trave ho messo le piroette e sto cercando di migliorare la pulizia, al corpo libero ho cambiato esercizio con delle nuove diagonali.
Che obiettivi ti prefiggi per il 2019?
In Serie A di vincere come sempre, agli Europei magari di prendere una medaglia all-around o qualche finale all’attrezzo, ai Mondiali il nostro sogno è quello di arrivare sul podio con la squadra: non dico prime o seconde ma magari terze.
Da dove viene tutta questa caparbietà?
Devi credere in te stessa perché se non credi in te stessa non puoi andare avanti, se non lo fai non puoi arrivare al tuo sogno.
Il sogno che si chiama Olimpiadi 2020…
Intanto dobbiamo qualificarci e poi a Tokyo si vedrà, già andare lì è un sogno grande. Io ho iniziato a fare ginnastica a sei anni e mezzo, prima facevo danza acrobatica ma poi da quando ho provato questo sport mi piaceva un sacco. Da lì è iniziato tutto il percorso.
Com’è fare ginnastica con una gemella e stare sempre con lei, cosa vi differenzia?
Nell’ambito sportivo mia sorella è come se fosse un’avversaria. Fisicamente ci differenzia un centimetro di altezza.
Da Genova a Brescia per praticare ginnastica ai massimi livelli, quali sono state le difficoltà?
Il primo anno è stato molto difficile, facevamo i primi due giorni giù a Genova e poi gli altri a Brescia. Allontanarsi dalla famiglia non è facile ma se vogliamo inseguire il nostro sogno questa è la strada.
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