Wilder-Fury, il pareggio è giusto? Due ko contro agilità e jab: il verdetto che fa discutere

Un incontro caratterizzato da due ko può concludersi con un pareggio? Il verdetto del Mondiale WBC dei pesi massimi tra Deontay Wilder e Tyson Fury sta facendo molto discutere nell’ambiente pugilistico, il match più importante dell’anno ha regalato grandissime emozioni allo Staple Center di Los Angeles (USA) ma l’epilogo ha lasciato diverse perplessità. La battaglia tra i due titani si è risolta con un nulla di fatto: The Gipsy King si è messo in luce con la sua agilità e con la capacità di schivare i colpi dell’avversario, riuscendo spesso a sgusciare via nonostante la sua importante stazza e si è fatto apprezzare per la continuità del suo jab sinistro che ha tumefatto l’occhio sinistro del rivale; The Bronze Bomber ha subito la migliore boxe del britannico ma ha piazzato due cannonate delle sue che hanno mandato al tappeto il rivale, lo statunitense si è sempre distinto per la dinamite dei suoi pugni e per una potenza inaudita che infatti ha steso Fury in ben due circostanze.

Meglio due colpi da ko di quel calibro (ma che cuore Tyson nel rialzarsi quasi come fosse immortale) o una maggiore continuità dei colpi unita a una buona difesa? I giudici si sono trovati di fronte a questo dilemma e non hanno trovato l’accordo: un cartellino per parte e un pareggio hanno dunque portato a un nulla di fatto con il Campione del Mondo in carica che conserva la cintura. Il match può essere visto con due occhi differenti e il punto d’incontro non sembra potersi trovare tra chi ha preferito la classe e il jab di Fury e chi ha invece ammirato la violenza del destro-sinistro di Wilder. Ma non bisognerà aspettare più di tanto per capire chi è il più forte tra i due pesi massimi, nel 2019 assisteremo quasi sicuramente a una rivincita.

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Foto: Lapresse