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24 Ore di Daytona 2019: Fernando Alonso mago della pioggia, vince in Florida! Alex Zanardi conclude 32°

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Pioggia e ancora pioggia. Giove Pluvio era ispirato dalle parti della Florida (Stati Uniti), nel corso della 24 Ore di Daytona 2019. La gara americana che dà il via alla stagione dell‘IMSA Weathertech Sportscar Championship ha espresso il proprio verdetto con 10′ di anticipo. Sì perché la seconda di due sospensioni che vi sono state nel corso della gara, a causa delle condizioni poco sicure su asfalto bagnato, ha portato l’organizzazione dell’evento ad esibire la bandiera a scacchi prima del previsto. E dunque, dopo 23 ore e 50 minuti di velocità, rischi, coraggio ed attesa il team di Wayne Taylor ha potuto festeggiare.

La Cadillac #10 con lo spagnolo Fernando Alonso, l’americano Jordan Taylor, l’olandese Renger van der Zande e il giapponese Kamui Kobayashi si è imposta davanti all’altra Cadillac DPi #31 di Derani/Curran/Nasr e alla Acura DPi #7 di Rossi/Castroneves/Taylor. Un successo, nella categoria DPi, frutto della classe dello spagnolo, che nel momento decisivo ha saputo mettere la zampata. Alle spalle del brasiliano Nasr, ex pilota di F1, l’iberico ha espresso tutta la propria classe, gestendo la macchina in condizioni difficili e prevalendo nel confronto diretto con il sudamericano. Un sorpasso che si è concretizzato poco prima della seconda bandiera rossa. E così Nando, alla seconda esperienza in Florida e con una squadra qualificata, centra il bersaglio grosso con merito.

Una corsa molto dura per via delle condizioni meteo e anche dei tanti ritiri. Tra questi anche quello dell’Acura DPi #6 dell’equipaggio formato da Montoya/Pagenaud/Cameron. La rottura della pompa dell’olio ha costretto i meccanici del Team Penske ad intervenire e dunque il sogno del colombiano e dei suoi teammate è sfumato. A completare la top-5 troviamo la Nissan #54 e l’altra Cadillac #51.

Per quanto concerne la BMW #24 con il nostro Alessandro Zanardi, l’andamento della corsa del bolognese non è stato molto fortunato per via di alcuni problemi tecnici che hanno impedito ad Alex e ai suoi compagni di squadra di massimizzare la propria prestazione. Criticità su alcuni dei comandi speciali, funzionali all’handicap del pilota nostrano, hanno reso complesso lo sviluppo della corsa conclusa in 32esima posizione con 40 giri di ritardo.

 

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Foto: Dario Dominin / Shutterstock.com

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