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Atletica, Filippo Tortu sull’esordio ad Ancona: “Posso correre forte, il mio obiettivo sono i Mondiali a Doha”

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E’ il giorno di Filippo Tortu e del suo ritorno alle gare. L’atleta nostrano si cimenterà quest’oggi ad Ancona, disputando i 60 metri indoor. Il velocista brianzolo ripartirà dopo una lunga pausa, visto che la sua ultima gara risale agli Europei di Berlino dello scorso agosto, dove chiuse al quinto posto nei 100 metri, in cui nel 2018 ha realizzato il primato italiano di 9.99. Il primo obiettivo di quest’anno per l’atleta delle Fiamme Gialle sarà invece quello di migliorare il primato personale nei 60 metri che è di 6.62.

In un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Tortu ha chiarito i motivi per i quali abbia scelto questa sede per riprendere a competere: “Ho scelto di ripartire da qui perché sto molto bene, la pista è veloce e performante ed è giusto gareggiare. Target cronometrici? Posso correre forte, ma in verità quella di Ancona sarà soltanto una seduta di allenamento, una sorta di collaudo in avvicinamento al meeting di Berlino del 1° febbraio“.

Una gara che sulla carta non dovrebbe riservargli una gran concorrenza anche se l’azzurro non vuole sottovalutare nessuno: “Troverò il siciliano Nicholas Artuso, mio coetaneo e vice-campione europeo della 4×100 junior 2017, un personale di 6″65 dello scorso anno. Gareggeremo uno contro l’altro per la prima volta. E in più da neo compagni di squadra: sono contento sia da poco entrato nelle Fiamme Gialle. E’ un ottima persona, se lo merita“, ha sottolineato Tortu.

Una percorso indoor quello che vuole portare il primatista italiano dei 100 metri fino a Berlino, non disputando gli Europei a Glasgow: “Il mio fine è la stagione all’aperto che, coi Mondiali a Doha tra settembre e ottobre, sarà ben più lunga del solito. Gareggerò poco? Per me va bene così: poche uscite, ma buone“.

Lo sprinter italico ha chiarito poi come la preparazione sta procedendo bene in prospettiva 200 metri: “Non ci sono grandi variazioni anche perché un anno fa di questi tempi già pensavo a questa distanza. Insieme a mio padre curo molto la ritmica e i riscontri ci dicono che tutti i parametri sono migliorati“.

 

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Lapresse

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