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Australian Open 2019: Camila Giorgi lotta strenuamente ma cede a Karolina Pliskova nel terzo turno

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Una giornata non certo da incorniciare per i colori italiani quella di oggi a Melbourne, valevole per il terzo turno degli Australian Open 2019 di tennis. Dopo l’eliminazione di Fabio Fognini contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta, arriva anche l’uscita di scena della nostra Camila Giorgi. L’azzurra ha lottato strenuamente ma è stata sconfitta con il punteggio di 6-4 3-6 6-2 in 2 ore e 13 minuti di partita da Karolina Pliskova (testa di serie n.7). Un match molto gradevole dal punto di vista tecnico nel quale i dettagli hanno fatto la differenza, sorridendo alla ceca che affronterà la spagnola Garbine Muguruza negli ottavi di finale.

PRIMO SET – Nella prima frazione l’andamento è equilibrato. Entrambe le giocatrici si basano tanto sui vincenti e sulla loro potenza (saranno 11 per la marchigiana e 10 per la rivale nella frazione). Un tennis sul filo del rasoio con il quale purtroppo si “ferisce” in maniera letale Camila: i due doppi falli del quinto game, con annesso fallo di piede, sono sanguinosi e costano il break. Avanti nello score, Pliskova imposta la velocità di crociera nello scambio con Giorgi, che solo saltuariamente riesce a spostare la n.8 del mondo. Da posizione centrale la ceca fa decisamente male e sostenuta da ottime percentuali al servizio (72% dei punti conquistati con la prima e l’88% con la seconda) fa sua la frazione sul 6-4. Significativo anche il dato sugli errori non forzati: 16 dell’azzurra contro i 10 della sua avversaria.

SECONDO SET – Giorgi cambia marcia in avvio di frazione. L’azzurra cerca maggiormente gli anticipi, per mettere in difficoltà negli spostamenti laterali Pliskova. Una strategia rischiosa ma questo è il tennis della 27enne nativa di Macerata, che lei sa interpretare al meglio. I primi 3 giochi del parziale sono da incorniciare e la ceca viene letteralmente fulminata da questa aggressività, comportante il 3-0. La reazione della 26enne nativa di Louny però non si fa attendere e, con un dritto incrociato devastante, recupera il break di ritardo nel quinto game. Lo scambio di “carezze” prosegue ed è grandissima Camila, con risposte sempre molto profonde, a costringere a dei recuperi affannosi la rivale, ottenendo il secondo break della frazione (4-2). Fa e disfa l’azzurra e, alternando momenti brillanti ad altri da dimenticare, concede il secondo controbreak a Pliskova. Emozioni, come su un’altalena, perché nell’ottavo game arriva il terzo break della nostra portacolori, al termine di un braccio di ferro impressionante da fondo. Una lotta ad alta velocità in cui entrambe sciorinano colpi d’alta scuola e che premia la nostra n.1 sul 6-3, confortata dai 21 vincenti del set rapportati ai 10 della ceca.

TERZO SET – Le due giocano senza risparmiarsi, prendendosi dei rischi notevoli, con tante righe “disseminate lungo il percorso”. Pliskova reagisce bene al pressing asfissiante da fondo della maceratese, esibendo una profondità a tratti imbarazzante e portando l’azzurra all’errore e a pagare dazio nel quarto gioco, valso il break. Sullo score di 4-1, Camila cerca il tutto per tutto, esibendo vincenti notevoli ma la ceca non indietreggia di un centimetro, mantenendo il vantaggio (5-2). In questa gara di resistenza, purtroppo, l’azzurra cede sul 6-2 (dopo aver annullato tre match point) al cospetto di una tennista rivelatasi più solida sulla distanza, che ha sfruttato in maniera migliore il servizio (75% dei punti vinti con la prima e il 100% con la seconda).

 

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Foto: LaPresse

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