Australian Open 2019: dalla follia di Williams-Pliskova alla lucida sicurezza di Naomi Osaka

Gli Australian Open 2019 continuano a regalare grandi sorprese ogni giorno. Dopo la precoce eliminazione di Roger Federer, oggi è arrivata quella di Serena Williams, ma l’uscita dal torneo dell’americana è davvero ancora più clamorosa, vista la modalità della sconfitta dell’ex numero uno del mondo.

Avanti 5-1 e servizio nel terzo set Serena si è incredibilmente fatta rimontare da una Karolina Pliskova già pronta a salutare il pubblico per dirigersi negli spogliatoi. Quattro match point annullati dalla ceca ed una rimonta semplicemente incredibile, con Williams (bloccata anche da un problema alla caviglia) che non ha veramente saputo trovare le contromisure al rientro di Pliskova.

E’ una sconfitta scioccante per Serena, veramente inspiegabile per il modo in cui è arrivata, anche perché era dai quarti del Roland Garros del 2010 contro Sam Stosur che l’americana non perdeva una partita avendo avuto match point a suo favore. Nella follia di questa partita vanno ovviamente dati i meriti a Karolina Pliskova, che è stata brava a crederci e regalarsi una vittoria indimenticabile.

Si passa poi alla sicurezza con cui Naomi Osaka ha sconfitto Elina Svitolina nell’altro quarto di finale femminile. La giapponese dimostra che il successo agli US Open non è stato un caso isolato, qualificandosi per la prima volta in carriera alle semifinali dello Slam australiano, ma soprattutto tenendo vivo l’obiettivo di poter diventare la nuova numero uno del mondo. 

Una lotta che Osaka dovrà fare proprio con Pliskova (prossima avversaria) e soprattutto Petra Kvitova, con cui si divide ora il ruolo di principale favorita per la vittoria finale. Oggi contro Svitolina si è davvero vista la miglior Osaka del torneo: lucida e cinica nel primo set, dominante nel secondo. Una prova di forza davvero importante per una giocatrice che ha trovato ormai consapevolezza nei suoi mezzi e soprattutto la convinzione di poter dominare contro chiunque.

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foto: Leonard Zhukovsky / Shutterstock