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Australian Open 2019: Fabio Fognini e Camila Giorgi in cerca dell’equilibrio sopra la follia

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Perché la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia“, così cantava Vasco Rossi in “Sally”. Fabio Fognini e Camila Giorgi, domani, nel loro secondo incontro negli Australian Open 2019 punteranno proprio a questo: trovare un equilibrio nel loro essere talenti incostanti. L’esordio è stato convincente: Fabio ha sconfitto lo spagnolo Jaume Munar, agevolato anche dal ritiro di quest’ultimo, e nei due set disputati ha fatto vedere lampi di classe quando era necessario; Camila ha preso letteralmente a pallate la malcapitata Dalila Jakupovic e si è guadagnata con merito l’accesso al secondo turno.

Dunque, secondo atto. La 27enne marchigiana affronterà la polacca Iga Swiatek, numero 177 del ranking mondiale, promossa dalle qualificazioni ed alla sua prima esperienza nello Slam Down Under. La campionessa di Wimbledon junior è giocatrice da prendere con le molle, dotata di un gran servizio ed autrice di un debutto molto convincente contro la rumena Ana Bogdan, mettendo a segno ben 12 ace. Una storia tra le due ancora non è stata scritta per cui assisteremo al primo episodio della saga. Tuttavia l’impressione è che, se Giorgi esprimerà il tennis fatto vedere nella prima esibizione, si possa guardare con fiducia al confronto. Le accelerazioni e la potenza espressa nei colpi da fondo e in battuta sono state di primo livello. Pertanto, la sensazione è che sia tutto nelle sue mani.

Lo stesso discorso vale anche per il tennista di Arma di Taggia. Le sue qualità tecniche non si discutono ma il confronto contro l’argentino Leonardo Mayer nasconde tante insidie. Il numero 53 del mondo è un giocatore potente che, pur essendo in svantaggio nel computo dei precedenti con il ligure (3-2), si è aggiudicato gli ultimi due confronti nel 2018 a Buenos Aires (Argentina) e a Madrid (Spagna) senza concedere un set al nostro portacolori. C’è da dire che parliamo di incontri disputati sulla terra rossa e dunque la valenza è relativa vista la superficie diversa. E’ anche vero che Fognini non ha nascosto di gradire poco l’hard australiano, assai veloce e poco adatto ai tempi del suo gioco. Di conseguenza, pur vantando una classifica nettamente migliore (n.13 del mondo), i favori del pronostico non è detto che siano tutti per l’azzurro, desideroso comunque di mettersi in mostra in questo torneo.

Il programma del Bel Paese si completerà sul Court 5 dove Simone Bolelli e Andreas Seppi dovranno realizzare un’impresa per prevalere contro il duo n.1 del seeding composto dall’austriaco Oliver Marach dal croato Mate Pavic. Sulla carta l’emiliano e l’altoatesino sono nettamente in svantaggio ma in un Major come questo le sorprese sono dietro l’angolo.

 

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Foto: Patrick Bengtsson / Shutterstock.com

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