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Australian Open 2019: Fabio Fognini ko al terzo turno contro Pablo Carreno Busta. L’azzurro non sfata il tabù

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Fabio Fognini non sfata il tabù rappresentato da Pablo Carreno Busta (n.23 del mondo) e perde nel terzo turno degli Australian Open 2019 a Melbourne. L’azzurro è stato sconfitto per la sesta volta in altrettanti confronti dall’iberico con il punteggio di 6-2 6-4 2-6 6-4 in 2 ore e 33 minuti di partita. Un Fognini assente ingiustificato nelle prime due frazioni che poi si è scosso nel terzo parziale, avendo un break di vantaggio nel quarto. Poi dal terzo game si è spenta la luce e per l’azzurro non c’è stato nulla da fare. L’iberico conquista così l’accesso agli ottavi di finale dove incontrerà il giapponese Kei Nishikori (n.9 del mondo) che ha superato il portoghese Joao Sousa (7-6 (6) 6-1 6-2).

Nel primo set la partenza di Fognini non è delle migliori: due break subiti nei primi cinque game, con 16 errori non forzati rispetto ai 2 dell’avversario. Fatica ad entrare in partita Fabio e gli spostamenti laterali sono piuttosto lenti. In buona sostanza Carreno Busta si dimostra superiore su tutta la linea, dominando da fondo e aggiudicandosi il parziale forte dell’80% dei punti ottenuti sia con la prima che con la seconda.

Nel secondo set la musica non cambia l’azzurro si ritrova a subire le iniziative del rivale, con tanti errori e molto nervosismo. Sotto 3-1 però il ligure ha uno scatto d’orgoglio che gli consente di pareggiare il conto ma non trova la giusta continuità e nel game successivo subisce un amaro secondo break, sparacchiando in rete il suo dritto. Sul 6-4 va in archivio anche il secondo parziale.

Nel terzo set il nostro portacolori inizia a giocare con i piedi dentro al campo e, dopo aver perso il servizio in apertura, infila una serie di tre break consecutivi, incantando per il repertorio di colpi. Avanti 5-1, Fabio si concede una piccola pausa, cedendo un turno in battuta, ma rimedia immediatamente ottenendo l’ennesimo break, archiviando la frazione sul 6-2.

Nel quarto set Fognini sembra inattaccabile: break nel secondo game e avanti 3-1. Da quel momento però l’azzurro perde sicurezza e quindici dopo quindici lo spagnolo prende il sopravvento, impressionando per la consistenza. Solo in questo parziale l’italiano commette 14 errori non forzati che gli costano un’amara sconfitta per 6-4, vanificando gli sforzi profusi precedentemente.

 

 

 

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Foto: Neale Cousland / Shutterstock.com

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