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Australian Open 2019: i grandi dubbi fisici di Rafael Nadal. Spagnolo a Melbourne lontano dalla forma migliore
Il conto alla rovescia sta per terminare e i dubbi e le perplessità sulle condizioni di Rafael Nadal in vista dei prossimi Australian Open (14-27 gennaio) sono molteplici. Non è necessario far opera di fantasia per comprendere i problemi fisici che sta patendo l’ex n.1 del mondo del tennis, attualmente n.2 alle spalle del serbo Novak Djokovic. L’avvicinamento al primo Slam dell’anno ha visto Rafa fermo ai box prima del tempo più volte. A Brisbane (Australia), nella sua ultima apparizione, un problema muscolare alla coscia lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.
Di fatto, dopo il ritiro nel corso della semifinale degli US Open 2018 contro l’argentino Juan Martin Del Potro, l’iberico ha dovuto fare i conti con le criticità fisiche che lo hanno obbligato anche ad un’operazione alla caviglia. Del resto, se si vanno a guardare i numeri degli ultimi 12 mesi, Nadal ha collezionato sul veloce, fatta eccezione per il torneo a Toronto (Canada), 10 forfait e 2 ritiri (il caso citato degli US Open e gli Australian Open). Dal 14 gennaio si inizierà a fare sul serio in quel di Melbourne e la condizione, ovviamente, non potrà essere al 100%. Pertanto la curiosità è tanta sulle sorti di uno dei giocatori che hanno tracciato un’epoca nello sport con racchetta e pallina.
Alcuni ipotizzano che sia anche la superficie (“hard”) ad essere eccessivamente pesante per il gioco di Nadal, sempre assai dispendioso sotto il profilo atletico. Considerazioni confermate dai dati menzionati precedentemente ma solo quanto vedremo nel primo Major del 2019 potrà darci indicazioni veritiere. Al fuoriclasse nativo di Manacor non piace perdere né arrendersi ma non potrà ignorare le risposte del proprio fisico a certe sollecitazioni. In questo senso il percorso è più in salita rispetto ai suoi eterni rivali Djokovic e lo svizzero Roger Federer, trionfante nella Hopman Cup con la connazionale Belinda Bencic.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: lev radin / Shutterstock.com