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Australian Open 2019: il tabellone di Rafael Nadal. Condizione principale incognita, ma se sta bene almeno i quarti sono possibili
Nessuno sa come stia realmente, oggi, Rafael Nadal. Il numero 2 del mondo, nell’ultimo anno, ha collezionato una serie impressionante di cancellazioni e ritiri in occasione di tornei sul cemento. Dopo gli US Open il maiorchino non ha più messo piede in campo in un match ufficiale, decidendo inoltre di ridurre sensibilmente la programmazione al fine di cercare di giocare ancora per qualche tempo.
L’iberico, per sua fortuna, non dovrebbe avere grossi ostacoli nei primi due turni degli Australian Open. Non può essere una minaccia l’australiano James Duckworth, così come non hanno le armi giuste Matthew Ebden (Australia) o Jan-Lennard Struff (Germania, i suoi possibili avversari di secondo turno. Al terzo turno potrebbe esserci la sfida con l’uomo sul quale, vista l’incostanza di Nick Kyrgios, si stanno riversando molte speranze aussie: Alex de Minaur. Il diciannovenne di Sydney, già tra i primi 30 del mondo, è cresciuto dal confronto di Wimbledon (terzo turno) in cui ha vinto soltanto sette giochi, ma forse non ancora a sufficienza da mettere alle corde un giocatore della forza di Nadal.
Agli ottavi, lo spagnolo potrebbe trovarsi di fronte a tre nomi. Uno può essere l’argentino Diego Schwartzman, che all’ultimo Roland Garros gli ha creato seri problemi per un set e mezzo prima che la pioggia lo soccorresse. Sembra più probabile, però, che lo sfidante venga dalla sfida di lusso di primo turno tra Kyle Edmund (Gran Bretagna) e Tomas Berdych (Repubblica Ceca), una situazione che non si sarebbe mai verificata senza l’infortunio che ha costretto a un lungo stop quest’ultimo. Il vero problema, però, può giungere ai quarti, e si chiama Kevin Anderson: il sudafricano ha dimostrato di star bene in questa parte iniziale dell’anno, come dimostrano le buone cose mostrate nell’esibizione di Abu Dhabi e il successo a Pune in finale contro Ivo Karlovic (Croazia). E’ vero che Anderson non ha mai battuto Nadal in 5 confronti, ma è altrettanto vero che l’eventuale sesto giungerebbe in condizioni forse per la prima volta a lui favorevoli.
Dovesse superare tutti questi ostacoli, l’iberico potrebbe giungere alla sfida con Roger Federer: contro lo svizzero si avrebbe il capitolo numero 39 di una delle più grandi rivalità della storia di questo sport (come Borg-McEnroe o Sampras-Agassi, per citarne due). Come detto in precedenza, però, è tutto legato a come sta Nadal fisicamente, perché se stesse bene non ci si farebbero troppi problemi a pronosticare un penultimo atto dallo spettacolo assicurato, a quasi 15 anni dal primo confronto. Il problema, appunto, è che non si sa come stia veramente. Per questo, è probabile che, una volta superati i primi due turni, il vero banco di prova del vincitore dell’Australian Open 2009 sia il terzo.
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federico.rossini@oasport.it
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Credits: lev radin / Shutterstock