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Australian Open 2019, le partite della notte (17 gennaio). Djokovic-Tsonga, un secondo turno che fu finale. Giorgi e Fognini sullo stesso campo
Questa notte si completerà il secondo turno dell’edizione 2019 degli Australian Open: scenderanno in campo le parti alte dei tabelloni maschile e femminile. Vedremo di nuovo in campo, quindi, sia Novak Djokovic che Simona Halep, i due numeri uno del mondo.
Djokovic è atteso da una sfida dal sapore antico, quella con Jo-Wilfried Tsonga: nel 2008 il match tra il serbo e il francese fu finale del torneo, con il primo che aveva eliminato Roger Federer in semifinale ed il secondo che vi era giunto da sorpresa assoluta, battendo al primo turno Andy Murray (pochi mesi prima della sua definitiva esplosione) e nel penultimo atto Rafael Nadal, peraltro in modo molto netto. Djokovic vinse quella finale, e fu il primo dei suoi 14 Slam, mentre per Tsonga quella è rimasta l’unica presenza in un ultimo atto. 11 anni dopo è cambiato tutto: l’uno è numero uno del mondo, l’altro sta cercando di ritrovare la condizione dopo una serie di guai fisici che lo hanno tenuto lontano dal campo per parecchio tempo.
La Halep, invece, deve affrontare il pericolo proveniente dall’americana Sofia Kenin, che ha iniziato col piede giusto il 2019, vincendo il torneo di Hobart nella settimana precedente gli Australian Open. La rumena è riuscita a uscire dalle sabbie mobili di un primo turno molto complesso contro l’estone Kaia Kanepi, prendendosi così la rivincita degli US Open e interrompendo una serie di sconfitte consecutive arrivata a cinque.
Di match interessanti, però, ce ne sono diversi. Stan Wawrinka sta provando a riprendersi quel ruolo che l’ha portato a vincere tre Slam in carriera, ma lo svizzero dovrà prima superare l’esame Milos Raonic, con il canadese che viene dal chiaro successo su Nick Kyrgios. C’è curiosità anche per comprendere quanto Ivo Karlovic, alla soglia dei quarant’anni, possa riuscire a contenere Kei Nishikori: il gigante croato serve ancora più che bene, ma il giapponese si è ripreso da tempo un posto che conta nel tennis. Da osservare, poi, le condizioni di Dominic Thiem e Alexander Zverev: l’austriaco si trova di fronte la wild card australiana Alexei Popyrin, mentre il tedesco sfida per la quarta volta in carriera il francese Jeremy Chardy.
Anche il torneo femminile ha la sua quota di partite da guardare con attenzione: il programma della Margaret Court Arena, in questo senso, è perfino più interessante di quello della Rod Laver Arena, a seguito della presenza degli incontri tra Alizé Cornet (Francia) e Venus Williams (Stati Uniti), che promette scintille, e tra Johanna Konta (Gran Bretagna) e Garbiñe Muguruza (Spagna), che, per qualità in campo, è con ogni probabilità il migliore tra tutti quelli in programma. Elina Svitolina (Ucraina) prosegue il suo cammino affrontando la slovacca Viktoria Kuzmova, mentre l’altra Williams, Serena, attende Eugenie Bouchard (Canada), alla ricerca di nuova competitività dopo che, negli ultimi anni, ha smarrito lo smalto che le ha permesso di arrivare fino alla finale di Wimbledon nel 2014.
Il campo degli italiani, per una notte, diventa la 1573 Arena: Fabio Fognini si presenta da favorito a un incontro che deve comunque prendere con la giusta attenzione, quello con l’argentino Leonardo Mayer. Il fatto curioso di questa sfida è che tutti i cinque precedenti si sono svolti sulla terra: i primi tre li ha vinti l’italiano, gli ultimi due l’argentino, del quale non va dimenticata l’adattabilità a un po’ tutte le superfici e il miglior ranking ATP di numero 21 nel 2015. Prima, però, tocca a Camila Giorgi, attesa dalla polacca Iga Swiatek, passata dalle qualificazioni. L’Italia non porta una sua giocatrice al terzo turno dal 2016 (Roberta Vinci, che perse in tre set dalla tedesca Anna-Lena Friedsam), mentre a livello maschile tre maschi tra gli ultimi 32 giocatori sono un’esperienza ancora da vivere in questo Slam.
IL PROGRAMMA COMPLETO DI GIOVEDI’ 17 GENNAIO
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federico.rossini@oasport.it
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Credits: Leonard Zhukovsky / Shutterstock