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Australian Open 2019: Luca Vanni sogna l’impresa, ma Carreno Busta rimonta e vince al quinto set
Luca Vanni sfiora la prima vittoria della carriera in uno Slam e va veramente vicino a realizzare una grande impresa nel primo turno degli Australian Open 2019. Il 33enne nativo di Castel Del Piano, numero 163 del ranking ATP, si porta avanti di due set contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta, testa di serie numero 23, prima di farsi rimontare e di cedere al quinto set (6-7 2-6 6-3 7-5 6-4) dopo quasi quattro ore di gioco.
Nel primo set regna l’equilibrio e non si vedono palle break, con i due tennisti che tengono agevolmente i propri turni di servizio. Si va di conseguenza al tiebreak, anche questo molto combattuto e vinto dall’azzurro per 7-5. L’azzurro si trova avanti nella partita e nel secondo set alza ulteriormente il proprio livello di gioco. Il break arriva nel quinto gioco ed il numero 168 del mondo lo replica anche nel settimo, chiudendo poi per 6-2.
Vanni è ad un solo set dal realizzare una strepitosa impresa, ma Carreno Busta è un giocatore che non molla mai. Nella terza frazione la testa di serie numero 23 trova il break nel sesto game e poi chiude sul 6-3. Anche nel quarto parziale lo spagnolo non concede palle break, mentre il nostro portacolori ne salva prima due nel nono game e poi deve cedere il servizio nell’undicesimo con Carreno Busta che fa poi suo il set per 7-5.
L’inerzia della partita è completamente cambiata in favore dell’iberico. Vanni, però, non molla e salva addirittura cinque palle break in apertura di quinto set. L’azzurro non ha occasioni sul servizio dello spagnolo, che dal terzo set non ha concesso palle break all’italiano. Dall’altra parte, invece, il toscano cede la battuta nel quinto gioco e Carreno Busta scappa via nel punteggio. Al massimo l’italiano arriva sul 30 pari nel decimo game, ma con il dritto vincente l’avversario conquista il decimo game, vince 6-4 e si qualifica per il secondo turno; mentre il tennista nostrano esce dagli Australian Open a testa altissima, ma anche con qualche rimpianto.
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Foto: LaPresse